Degrado e sporcizia in città: Colombiano bacchetta Carbone

di Redazione

 SAN MARCELLINO. E’ ancora polemica a San Marcellino sulla questione rifiuti. A muovere le critiche questa volta è l’associazione “Ancora” attraverso il suo leader Anacleto Colombiano.

In particolare, ad essere sottolineato dai membri dell’associazione è la situazione di degrado e di sporcizia che caratterizza il paese ormai da diversi anni, nonostante lo scorso settembre il sindaco Carbone avesse affidato d’urgenza il servizio di raccolta e smaltimento alla ditta Senesi. Tale ditta è subentrata a quella precedente a seguito di una serie di mancati pagamenti da parte del Comune di San Marcellino che hanno indotto la precedente azienda a non rinnovare il contrato di lavoro con l’Ente.

Attualmente vengono pagati più di 150mila euro per la durata di 60 giorni per un servizio che non viene evidentemente espletato. Continuano infatti ad essere presenti in tutte le strade del paese cumuli di immondizia e rifiuti, talvolta di natura tossica, che mettono a repentaglio le condizioni di salute della popolazione la quale si vede costretta a pagare le tasse senza avere i servizi.

“E’ un’indecenza – dichiara Colombiano – che ancora nel 2013 il Comune di San Marcellino non riesca a garantire i servizi base alla popolazione. Dopo lo scandalo delle scuole, dell’illuminazione, delle strade dissestate, delle strisce blu, delle assunzioni senza bando pubblico, dei contratti rinnovati ad personam, della precaria condizione debitoria e si potrebbe continuare all’infinito, questa amministrazione si è macchiata dell’ennesima colpa. Siamo sull’orlo di una blocco totale della comunità civile”.

“Inoltre – continua Colombiano – a tutt’oggi non riusciamo a comprendere quali siano i motivi di tale situazione, data per scontata la disponibilità e l’interesse da parte della Senesi a risolvere l’emergenza. Si ipotizzano che lo stato di cose sia dovuto alla esiguità di risorse disponibili, sia materiali, ma soprattutto umane, un numero di lavoratori adeguato per soddisfare le esigenze del servizio. Infine, il sospetto è quello che dietro questa situazione si nasconda l’ennesimo interesse privato, a danno di una popolazione esausta”.

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