S.Maria a Vico, vigili stagionali: Ecodem chiedono lumi

di Redazione

 S.MARIA A VICO. Botta e risposta sulla questione dell’attività dei vigili e dei ‘vigilini stagionali’.

L’assessore al ramo, Antonio Iaia, risponde agli Ecologisti democratici, ma il gruppo capitanato da Goffredo Nuzzo non si accontenta e chiede ulteriori chiarimenti. A pochi giorni dalla missiva che raccoglieva e metteva nero su bianco le lamentele dei cittadini vicani circa l’operato dei caschi bianchi, arriva la risposta da parte dell’Ente, ma restano le perplessità del sodalizio che batte ancora su tre punti.

Non trascurando di ringraziare il comandante dei vigili urbani per aver ricevuto il presidente degli Ecodem e il vicepresidente Franco De Simone, i democratici precisano di aver avuto risposte precise ai loro quesiti, ma insistono su alcuni punti “ritenuti estremamente importanti”.

Per Nuzzo e company la risposta ottenuta in merito alla formazione dei vigili urbani risulta poco esaustiva “Gli istruttori di vigilanza di polizia municipale, a tempo determinato e part time, per l’accesso al servizio che espletano, – si legge nel documento di risposta – hanno superato una selezione pubblica vertente sulla conoscenza del Codice della strada”, ma i democratici non la reputano sufficiente al soddisfacimento del loro quesito.

Inoltre, afferma il presidente “relativamente al punto sei – dove si chiedeva se l’osservanza del Codice della Strada riguardasse anche il corpo dei vigili urbani – il comandante ci ha ribadito che richiamerà all’ordine tutti gli operatori, compreso quelli di Protezione civile, che trasgrediranno le norme del codice della strada. Noi speriamo che avvenga ma in questi giorni abbiamo riscontrato che ci sono stati pochi cambiamenti per cui speriamo che non siano solo parole di circostanza”.

Ancora, per quel che concerne le multe, da Comune scrivono che “I proventi derivanti dalle sanzioni al Codice della strada, vengono destinate alle finalità previste dall’art. 208 del vigente Codice, secondo le modalità da esso contemplate”, ma per i democratici i proventi delle contravvenzioni devono essere divisi tra quelle effettuate tramite autovelox e quelle effettuate tramite controlli in strada, con contabilizzazione separata. Il sodalizio capitanato da Nuzzo fa comunque sapere che nelle prossime settimane tornerà ad insistere sull’argomento con nuovi quesiti e nuove proposte.

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