Il Tar annulla il Pip, procedura da rifare

di Redazione

 LUSCIANO. Il Tribunale amministrativo regionale della Campania ha accolto il ricorso proposto dalla “F.lli Conte di Conte Luciano S.n.c.”, difesa dall’avvocato Luigi Roma, …

… con annullamento delle operazioni di gara e dei provvedimenti di approvazione delle graduatorie provvisoria e definitiva limitatamente all’assegnazione ai lotti del Pip – Piano per gli insediamenti produttivi 1 – di Lusciano riferiti al gruppo B, ossia di superficie compresa tra 600 e 1.200 metri quadrati. L’Ente, adesso, dovrà rifare la procedura di gara relativamente ad una parte del Piano.

Il collegio, composto dai giudici Antonino Savo Amodio, Presidente, Paolo Corciulo, Consigliere, Estensore, Gianluca Di Vita, primo referendario, ha ritenuto che: “Secondo condivisibile orientamento giurisprudenziale nell’ambito di un procedimento di gara pur non essendo necessaria la minuziosa descrizione di ogni singola operazione della commissione, è tuttavia necessario che quanto riportato nei verbali delle sedute sia proporzionato ed adeguato rispetto al tipo di attività esercitata, anche al fine di consentire ex post il controllo e il sindacato giurisdizionale.

In sostanza, è compito della commissione rendere percepibile l’iter logico seguito nell’attribuzione del punteggio, a tal fine essendo sufficiente che siano segnalati gli elementi che concorrono ad integrare e chiarire la valenza dei punti assegnati, attraverso l’esternazione delle ragioni dell’apprezzamento sinteticamente espresso con l’indicazione numerica (Consiglio di Stato, Sez. VI, 8 luglio 2009, n. 4384; Consiglio di Stato, Sez. V, 19 giugno 2009, n. 3843).

Ebbene, dall’esame del contenuto dei dieci verbali delle sedute della commissione (dei giorni 30 e 31 agosto 2011, 6,13 e 27 settembre 2011, 10 e 24 ottobre 2011, 15 novembre 2011 e 5 e 10 dicembre 2011), depositati in giudizio dalla difesa dell’amministrazione, non si evince nessuna descrizione, neppure minima, delle modalità di svolgimento delle operazioni svolte.

In palese violazione dei principi di trasparenza, obbligo di motivazione ed adeguata istruttoria, in sedute tutte prive di forma pubblica, è mancata del tutto la rappresentazione sia delle preliminari attività di apertura dei plichi e di verifica della documentazione ivi contenuta, sia delle modalità di formazione dei giudizi sulle singole offerte, essendosi l’amministrazione limitata alla mera redazione di una tabella finale riepilogativa complessiva contenente l’indicazione di punteggi numerici, privi anche dei pur necessari criteri illustrativi specificativi ai fini dell’intelligenza dell’apprezzamento compiuto.

Nulla poi è stato minimamente specificato in merito alle operazioni di ricomposizione e custodia dei plichi, di cui non è dato comprendere quali siano stati esaminati nelle varie sedute di gara; di rilievo è anche la mancata sottoscrizione dei verbali da parte dei commissari, anche in considerazione del fatto che, dal punto di vista sintomatico dell’assoluta inaffidabilità dei verbali, tutte le sedute recano l’identico orario di inizio e chiusura delle operazioni, sempre comprese tra le ore 15,00 e le ore 18,25”.

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