Provenzano resta al 41bis, il tribunale respinge il ricorso

di Mena Grimaldi
 PALERMO. Bernardo
Provenzano
resta al 41bis. Il tribunale di sorveglianza di Roma,
infatti, ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dai legali del
padrino di Corleone, che chiedevano la revoca del carcere duro per il capomafia
per motivi di salute.

Il tribunale, però, non è entrato nel merito della
richiesta, ma ha ritenuto di non poterla vagliare in assenza di una presa di
posizione del ministero della Giustizia.

Il mese scorso il Tribunale di
sorveglianza di Bologna aveva rigettato l’istanza di sospensione della pena
ritenendo Provenzano in grado di esercitare il proprio ruolo di capo di Cosa
nostra, riuscendo a far pervenire ordini e disposizioni all’esterno.

Il Gup di
Palermo, Piergiorgio Morosini,
invece, mercoledì aveva ritenuto Provenzano incapace di presenziare
consapevolmente al processo per la trattativa Stato-mafia in cui è imputato.Il
collegio, presieduto da Alberto Bellet
ha però – come si legge dall’Agi – deciso per l’inammissibilità del ricorso.

Il
procuratore generale aveva chiesto una nuova perizia che facesse chiarezza
sulla “incapacità relativa” o “assoluta” di Provenzano a
presenziare ai processi. In subordine il pg aveva chiesto la revoca del 41 bis,
così come chiesto dai legali del capomafia, Rosalba Di Gregorio e Franco
Marasà
.

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