Monti: “Dimissioni irrevocabili”. Casini: “Accuse ridicole”

di Redazione

 ROMA. E’ caos nel movimento Scelta Civica dopo le dimissioni rassegnate dal leader Mario Monti nell’ambito della polemica sulla legge di stabilità.

L’ex premier ribadisce le sue “dimissioni irrevocabili” e chiede al capo del governo Enrico Letta di frenare le pressioni del Pd e del Pdl sull’esecutivo.

“Scelta Civica – spiega il professore – sostiene molto tenacemente il governo e vorrebbe che il governo facesse tutto il possibile per il Paese intensificando l’impegno e attraverso una maggiore capacità del premier Letta di frenare la dominanza dei due partiti principali che si muovono con interessi elettorali”.

Poi Monti punta il dito contro alcuni nomi di primo piano del suo movimento. “Mauro, Casini e altri – cita per nome – criticano questa posizione e ritengono che l’appoggio al Governo debba essere senza se e senza ma, che non è la linea del partito”.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso il ddl stabilità, nei confronti dei quali Monti aveva espresso delle critiche dalle quali avevano preso le distanze 11 senatori e con loro il ministro Mauro.

“Le accuse di Monti – replica Pier Ferdinando Casini – nei miei confronti sono semplicemente ridicole. Monti sa cosa significa governare questo paese quando c’è una maggioranza litigiosa. Questa politica del doppio binario, questo atteggiamento rissoso, anche da parte di Monti, sull’azione dell’esecutivo, questi continui distinguo, non sono accettabili”. E a proposito delle dimissioni di Monti,il leader dell’Udc dice: “Non sono un problema mio, non gli chiederò di ritirarle perché questo non mi riguarda”.

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