Letta incontra Obama: “Priorità è la crescita”

di Redazione

 ROMA. Mentre in Italia impazzano le polemiche contro la legge di stabilità, culminate con le dimissioni di Monti da Scelta civica, Enrico Letta incassa il pieno sostegno di Barack Obama.

Non solo sul fronte interno, con il plauso per il voto di fiducia e per il varo della “manovra”, ma anche su quello europeo. Utile per smuovere il Vecchio Continente e spingerlo a passare finalmente dalla fase della “austerità” a quella della “crescita”. Il premier ricambia la fiducia sostenendo gli sforzi dell’amministrazione Usa sui temi economici e congratulandosi con l’amico Barack per il successo nel braccio di ferro sul debito.

“Non potrei essere più impressionato dall’integrità, dalla lucidità e dalla leadership” del premier italiano, esordisce il presidente Usa, congratulandosi con Letta per il voto di fiducia e per il varo della legge di stabilità. “E’ chiaro – aggiunge con un riferimento al merito del provvedimento – che l’Italia stia andando nella giusta direzione per la stabilizzazione delle sue finanze e per le riforme che la rendano più competitiva”.

Il passaggio sull’Europa è altrettanto importante per il premier italiano, che spera di spingere i colleghi europei più riottosi – Merkel in testa – a fare di più. “Abbiamo parlato dell’importanza della crescita e dell’occupazione giovanile, dice Obama, augurandosi di poter lavorare con Letta, che assumerà la presidenza di turno dell’Ue nel secondo semestre dell’anno prossimo, ad una “forte agenda” per la crescita. Perché, rimarca, “se l’Europa va bene anche gli Usa vanno bene”.

Musica per le orecchie del presidente del Consiglio, che non vede l’ora di “collaborare” con Washington su questo fronte. A cominciare dal trattato sul libero commercio, il cui negoziato è iniziato a luglio, che Letta “sogna” di firmare prima della fine del semestre italiano.

Obama trova poi il tempo per un ringraziamento alle truppe italiane in Afghanistan e per accettare l’invito del premier a tornare in Toscana, terra che Obama e la moglie Michelle conoscono già e che trovano “spettacolare”.

Letta incassa il sostegno del presidente Usa e ricambia congratulandosi per il “successo” nel braccio di ferro sul debito: “Un successo suo, ma anche nostro” visto che “il mondo, l’Europa e l’Italia in particolare, con il suo alto debito pubblico, hanno bisogno di stabilità”. Il premier difende implicitamente la finanziaria: il livello dei tassi di interesse, il più basso dagli ultimi due anni, “dimostra che la strada è quella giusta”, dice, replicando implicitamente alle critiche piovute sul provvedimento.

L’obiettivo è continuare ad avere conti in ordine, ma allo stesso tempo “spingere per la crescita”, spiega il premier, ricordando la riduzione delle tasse sul lavoro. Ma per tornare davvero a crescere serve l’aiuto dell’Europa. Ecco perché il semestre italiano di presidenza dell’Ue, promette Letta, segnerà il passaggio dalla “legislatura dell’austerità a quella della crescita”.

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