Donna incinta muore dopo un’amniocentesi. Inchiesta: omicidio e aborto colposo

di Emma Zampella

 BOLOGNA. La Procura ha aperto un’indagine per il reato di omicidio colposo e aborto colposo: la vittima, una donna di 33 anni al quinto mese di gravidanza.

La morte della donna si è consumata tra il reparto di ginecologia e quello di pediatria dell’ospedale Sant’Orsola diBologna. Giovedì sera la donna si era presentata al pronto soccorso con dolori addominali. Dopo un tentativo, non riuscito, di induzione al parto e dopo aver accertato la morte del feto, i medici sono intervenuti d’urgenza. Ma dopo l’operazione, le condizioni della 33enne sono apparse subito critichee, dopo alcuni arresti cardiaci, è deceduta. Il giorno prima di sentirsi male la donna aveva fatto l’amniocentesi.

A seguito dell’intervento d’urgenza, la donna era in condizioni molto critiche, e dopo più arresti cardiaci, è deceduta. L’azienda ospedaliera universitaria informa che la donna aveva fatto un’ecografia morfologica che aveva rilevato malformazioni significative del feto. In seguito, mercoledì, era stata fatta un’amniocentesi, per completare la consulenza genetica.

L’esame era stato accompagnato da una profilassi antibiotica. Esprimendo in una nota”il proprio cordoglio e la vicinanza alla famiglia”della donna, l’ospedale ha confermato”il proprio impegno ad analizzare ogni aspetto di quanto accaduto per migliorare il livello di assistenza e cura verso i propri pazientiriducendo il più possibile ogni margine di imponderabilità”. Il decesso è stato segnalato dalla direzione generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria alle autorità competenti. “Avendo un’ecografia morfologica rilevato malformazioni fetali significative, nella giornata di mercoledì era stata eseguita un’amniocentesi per completare la consulenza genetica – prosegue la nota – l’esame era stato accompagnato da una profilassi antibiotica”.

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