Crociata anti Berlusconi di Alfano: “Tutto il Pdl voti la fiducia al governo”

di Redazione

 ROMA. “Il Pdl voti compatto la fiducia al governo. Non ci sono gruppi o gruppetti”. Così il segretario del partito Angelino Alfano che, nella mattinata del 1 ottobre, ha avuto un faccia a faccia chiarificatore con il leader del partito Silvio Berlusconi.

Poco prima il senatore del Pdl Carlo Giovanardi, schierato sulla linea delle colombe, aveva detto che oltre 40 senatori sono “fermi nel voler mantenere l’equilibrio di governo. I falchi sono minoritari”.

In giornata si è svolto un nuovo vertice a Palazzo Grazioli con tutti i big del partito. Alla fine sono rimasti solo Alfano e Berlusconi. Poi, Alfano si è recato con Gianni Letta e con i ministri dimissionari a Palazzo Chigi per vedere il premier Enrico Letta. Per Fabrizio Cicchitto la strada da seguire è solo una: “Correggere l’errore delle dimissioni dei ministri e votare la fiducia al governo Letta”, ha detto. Il ministro Maurizio Lupi si è detto ottimista in vista del discorso in Parlamento del presidente del Consiglio.

Riassorbito il colpo inferto da Berlusconi, intanto, Enrico Letta prepara con determinazione il passaggio-chiave delle Camere. Come preannunciato, infatti, il premier intende passare sotto le forche caudine parlamentari convinto che solo così potrà garantire al suo governo una vita medio-lunga (possibilmente fino al 2015) e soprattutto proficua e dignitosa.

Quindi, se mercoledì 2 ottobre Camera e Senato daranno il via libera approvando il suo discorso programmatico, bene, altrimenti il premier ne trarrà le conseguenze, ossia si dimetterà. Resta, però, dietro l’angolo il “paletto” del Quirinale, ossia il no di Giorgio Napolitano allo scioglimento delle Camere senza il varo della legge di stabilità e di una riforma elettorale. Quindi resta sempre aperta la strada per esperire altri tentativi.

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