Compensi Rai, Brunetta e Codacons contro Gubitosi

di Mena Grimaldi
 ROMA. Non
rallenta la polemica dei compensi in Rai, in particolare a Fabio Fazio, dopo l’intervento a Che tempo che fa di Renato Brunetta.

Mercoledì mattina a
prendere le parti del noto conduttore, è stato il dg, Luigi Gubitosi. “Ci sono professionalità, come quella di Fazio ma
anche altre, che sono un grande valore per la Rai e per i telespettatori. Fazio
peraltro non è un costo per l’azienda, ma una fonte di profitto e garantisce
un’informazione trasparente, seria e di altissima qualità”, ha detto.

Poco dopo Renato Brunetta attacca Gubitosi e
le sue dichiarazioni. Brunetta ha puntato l’obiettivo sul “comportamento
anomalo di Gubitosi che ha indicato l’equilibrio di ‘Che tempo che fa’. La
dichiarazione di Gubitosi è offensiva dell’intelligenza della commissione e del
rapporto che la Rai ha verso il Parlamento”.

Secondo Brunetta Gubitosi ha avuto
“l’impudenza di negare l’evidenza del comportamento di Fazio che è stato
condannato dall’autorità per mancanza di pluralismo. Evidentemente il giudizio
dell’autorità non è tenuto in nessun conto dal direttore generale le cui
dichiarazioni sono insultanti verso le istituzioni e verso l’Agcom”.

E un commento
sulle affermazioni del dg sono arrivate anche dal Codacons. ”gli italiani non interessa sapere cosa pensi
Gubitosi del lavoro svolto da Fazio e di come il presentatore conduca il suo
programma. Quello che vogliono sapere è quanto venga pagato Fabio Fazio per
svolgere quel lavoro che il dg esalta, e come la Rai utilizzi i soldi pubblici
sul fronte dei cachet”, afferma il Codacons, in una nota, definendo le parole
di Gubitosi “banalità senza ritegno”.

Ancora “una volta Gubitosi ha aggirato le
domande dirette sui compensi, dimostrando di non voler garantire alcuna
trasparenza agli utenti. Per tale motivo, chiediamo ancora una volta a gran
voce le sue dimissioni”, conclude il Codacons.

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