Coldiretti: 7 italiani su 10 temono di perdere il lavoro

di Redazione

 ROMA. Sette italiani su dieci (70%) temono di perdere il lavoro, il 53% di non riuscire ad avere un reddito sufficiente per mantenere la propria famiglia e l’indigenza spinge anche ai furti, con un 16% di intervistati che conosce personalmente qualcuno che si è dato al furto per procurarsi generi alimentari (il 66%) od oggetti per i figli (il 22%).

E’ quanto emerge dall’indagine “La percezione della crisi e il Made in Italy” realizzata da Coldiretti-Ixe al Forum dell’agricoltura e dell’alimentazione a Cernobbio.

Secondo Coldiretti, per il 22% delle famiglie italiane sarà un autunno difficile di sacrifici economici. Se il 42% degli italiani vive senza affanni – rileva ancora la ricerca – quasi la metà (45%) riesce a pagare appena le spese senza permettersi ulteriori lussi, mentre oltre 2 milioni di famiglie (10%) non hanno oggi reddito a sufficienza per vivere.

In questa situazione la famiglia – continua Coldiretti – è la principale fonte di welfare. Il 37% degli italiani è stato costretto infatti a chiedere aiuto economico ai genitori per arrivare alla fine del mese, il 14% a parenti e il 4% addirittura ai figli. Solo il 14% si è rivolto a finanziarie o banche, mentre l’8% agli amici.

Per quanto riguarda la situazione generale, il 35% sono pessimisti per il futuro e pensano che la situazione peggiorerà. Al contrario, il 51% ritiene che non ci saranno cambiamenti, mentre solo il 14% è convinto che ci sarà un miglioramento.

“Dalla ricerca emerge una forte preoccupazione – osserva il presidente di Coldiretti, Sergio Marini – unita a un senso di rassegnazione nei confronti sia della situazione generale del Paese che di quella personale”. E aggiunge: “Dobbiamo recuperare quello che già abbiamo: territorio, cultura, cibo, biodiversità, arte. Con tutto questo dobbiamo recuperare un’economia dove la crescita sia compatibile con la sostenibilità”. Qualche giorno fa, Marino ha inoltre annunciato la decisione di rimettere il mandato per dedicarsi “ad un nuovo progetto per il rialncuo dell’Italia”.

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