Alfano: “Berlusconi non è in discussione”

di Mena Grimaldi
 ROMA. Angelino Alfano frena sull’ipotesi scissione o gruppo autonomo. I contatti con il Cavaliere sarebbero ancora quotidiani, così come il tentativo di evitare la rottura.

E lo fa in un’anticipazione del nuovo libro di Bruno Vespa “Sale, zucchero e caffè. L’Italia che ho vissuto da nonna Aida alla Terza Repubblica”, in uscita il 7 novembre.

“I sottoscritti consiglieri nazionali si riconoscono nella leadership di Silvio Berlusconi, ovviamente a cominciare da me. Questo sarebbe il primo rigo di ogni documento che io dovessi sottoscrivere”, dice Alfano.

Il numero due del Pdl smentisce una raccolta di firme dell’ala governativa: “Non è vero che circola un documento degli ‘innovatori’ già da far sottoscrivere per il prossimo Cn. Il dubbio dunque non è la leadership di Silvio Berlusconi e neanche il nome di Forza Italia”.

Sono “altre” per Alfano le questioni su cui discutere al consiglio nazionale. “E noi queste questioni le porteremo all’attenzione dell’opinione pubblica e del nostro movimento politico nei prossimi giorni”.

E a chi gli chiedeva conto di un suo interessamento alla leadership di Forza Italia ha risposto glissando: “Oggi siamo interessati a governare bene questo Paese”.

Anche il capogruppo alla Camera del Pdl Renato Brunetta, a Radio 24, ha escluso rotture nel partito: “Non faranno un gruppo autonomo perché consentirebbero la vittoria della sinistra e questo non se lo può permettere nessuno all’interno di Forza Italia. Alfano sta con Berlusconi. È cosa ben diversa da Fini. Alfano è mio amico. Disuniti si perde”.

Sugli equilibri interni al Pdl influirà anche la riunione della Giunta per il regolamento del Senato che martedì pomeriggio dovrebbe segnare una nuova tappa di avvicinamento verso la decadenza del leader del centrodestra.

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