22 senatori del Pdl si appellano a Grasso: “Non ascolti la giunta”

di Mena Grimaldi
 ROMA. Ventidue
senatori “innovatori” del Pdl e Gal che hanno presentato un appello al presidente
del Senato Pietro Grasso.

Un ultimo
atto per salvare Silvio Berlusconi dalla
decadenza. “Il parere della Giunta per il regolamento del Senato sul voto
palese, oltreché tecnicamente infondato, contravviene alle regole della
correttezza istituzionale. Non vi può essere infatti alcun dubbio sul fatto che
il tipo di votazione in esame riguardi una persona e che dunque, ai sensi del
terzo comma dell’articolo 113 del regolamento, debba avvenire a scrutinio
segreto” sostengono gli “innovatori”.

Paolo
Romani
, alla fine di un pranzo con il Cavalieri sul destino del governo ha
detto: “Ci saranno conseguenze sul governo dopo un eventuale voto a favore
della decadenza di Silvio Berlusconi. È inevitabile”.

La discordia tra falchi e
colombe è innanzitutto lo statuto di Forza Italia. Ovvero, la sera del 25
ottobre scorso, quando l’Ufficio di presidenza (formato solo da lealisti senza
i 5 governativi guidati da Angelino
Alfano
) approva all’unanimità un documento in 8 punti, definito “deliberazione
politica”, che prevede la sospensione delle cariche del Pdl fino al prossimo
Consiglio nazionale per “convergere verso il rilancio di Forza Italia” e il
ritorno al vecchio statuto del movimento nato nel ‘94 con la concentrazione di
tutte le deleghe nelle mani del leader Silvio Berlusconi.

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