Servizi sociali, polemica in Consiglio. Lettieri abbandona l’Aula: le immagini

di Antonio Taglialatela

 GRICIGNANO. Polemica tra l’opposizione e l’assessore alle politiche sociali, Alfonso Buonanno, per l’approvazione del Piano di Zona 2013-2015 dei servizi sociali, l’abbandono dell’aula del consigliere Vittorio Lettieri e qualche di contestazione dalla platea.

E’ la sintesi della seduta del Consiglio comunale celebrata lunedì sera. Dopo l’apertura dei lavori e la breve relazione dell’assessore Buonanno sull’unico argomento all’ordine del giorno, il consigliere di opposizione Lettieri ha chiesto la parola, ma il presidente dell’Assise, Salvatore Cesaro, non gli ha concesso l’intervento in quanto, richiamando il regolamento, “possono parlare solo i capigruppo”, quindi o Vincenzo Santagata dei “Giovani per Gricignano (di cui fa parte lo stesso Lettieri) o Gianluca Di Luise (unico esponente di “Gricignano in Movimento”). A quel punto è partito un “Che vergogna” dal pubblico (dalle immagini non si nota, ma sembra fosse l’ex sindaco Andrea Lettieri, padre del consigliere, ndr.). Poi, dopo un dibattito tra Santagata e Buonanno sull’ordine del giorno, il consigliere Lettieri ha di nuovo contestato il presidente Cesaro, allontanandosi dall’aula.

La seduta è ripresa con l’intervento del consigliere di minoranza Gianluca Di Luise ha contestato, in primis, l’urgenza della convocazione dell’Assise poiché “non vi era nessuna variazione degli strumenti urbanistici, calamità o disordine pubblica come previsto dal regolamento”. Ciò premesso, l’esponente di “Gricignano in Movimento” ha snocciolato alcuni dubbi sull’Ambito socio-sanitario C6, composto da nove Comuni, tra cui Gricignano, con capofila Casaluce: “Durante l’ultimo incontro tecnico in Regione è emerso che si sono persi i contributi di due annualità, prima e terza, oltre al condizionamento del fondo non autosufficiente. Si evince, quindi, una gestione dell’ambito palesemente inefficiente ed inefficace.Tale situazione è dovuta sia ai continui litigi, verificatisi tra i vari comuni che compongono l’ambito, riguardanti la mancata ratifica del piano sociale di zona 2010/2013 (vedi l’ex comune capofila Succivo, ed il nuovo, Casaluce), sia alla mancata organizzazione in termini di Governance dell’ambito stesso, carente di figure per programmare, monitorare e valutarne il funzionamento”. Per Di Luise la soluzione migliore è quella del Consorzio Intercomunale, “che garantisce – ha sostenuto il consigliere – l’omogeneità di intervento sul territorio di riferimento ovviando al problema della disparità di trattamento per bisogni simili e garantendo la tutela dei diritti sostanziali”.

Tra l’altro, l’esponente dell’opposizione ha sottolineato la “mancanza di consenso unanime tra i nove comuni dell’Ambito”, tale da far emergere “la dubbia utilità dell’approvazione di un Accordo di Programma”. “Come possiamo aderire ad un ambito se è da due anni che tale ambito nemmeno è in grado di farsi dare i contributi per colpa di due comuni che stanno in lotta perenne tra di loro?”, si è chiesto Di Luise, che poi ha affermato: “Mi sorge il dubbio che tale adesione sia una sorta di contribuzione al costo complessivo dei servizi erogati e alle spese di gestione, con una quota proporzionale al numero di abitanti (determinata in 7 euro per abitante) ma che, a fronte di tale contribuzione, non si riceve nessun servizio o, se si riceve, è di scarsissima qualità”.

Da parte sua, l’assessore Buonanno ha ribadito, oltre all’urgenza dell’approvazione dell’accordo di programma (“perché deve essere al più presto inviato in Regione”), anche la necessità di far parte dell’Ambito che “produce evidenti risparmi per le casse dell’Ente rispetto ad altre soluzioni”. Buonanno, inoltre, ritenendo i dati citati da Di Luise “non aggiornati” e precisando che “la volontà dei nove comuni è unanime, poiché Aversa firmerà successivamente”, ha annunciato che di quei contributi persi “ne è già stata recuperata una parte”, circa 1,5 milioni, relativi ai 3 milioni non versati da Succivo, precedente capofila, nel 2010. “E ora si punta a recuperare il resto”.

A rafforzare la tesi di Buonanno è intervenuto il sindaco Moretti: “Ci è stato chiaramente spiegato che se questo accordo non viene ratificato perderemo i fondi di quest’anno e l’Ambito sarà di nuovo commissariato, pregiudicando i servizi dovuti alle fasce deboli. Ecco perché siamo ricorsi all’urgenza della seduta”. Col voto contrario dell’opposizione, alla fine, l’argomento è stato approvato.

Consiglio Comunale – Seduta del 1 ottobre 2013 – VIDEO

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