Maria, la bimba rapita trovata in un campo rom in Grecia

di Mena Grimaldi
 ATENE. La stampa
l’ha già ribattezzata “l’angelo biondo”, per via del suo aspetto. Bionda, con
gli occhi azzurri, di carnagione chiara.

Si tratta di Maria, la bambina di quattro anni trovata in un campo rom in
Grecia, probabilmente è stata rapita. Sono state proprio le caratteristiche
somatiche della bambina, che sembra scandinava o bulgara, ad insospettire la
polizia greca e il fatto che la presunta madre 40enne abbia due diversi
documenti di identità e due stati di famiglia da cui risulterebbe aver
concepito sei bambini in meno di 10 mesi.

Perciò hanno deciso di portarla
via dal degrado di quel campo nomadi di Larissa, in Grecia centrale, e di fare
delle ricerche sul suo conto.

Visto che la piccola non rispondeva alle domande
che le venivano poste, gli agenti hanno deciso di sottoporla al test del Dna,
da cui hanno appreso l’agghiacciante verità. Maria, come viene chiamata la
bambina, non è nata in quel campo nomadi, ma è stata rapita da una coppia di
rom nel 2009.

I due sono stati fermati dalla polizia, e nel raccontare come la
piccola fosse arrivata da loro si sono contraddetti diverse volte.

La bambina,
al momento è stata affidata alle cure dell’organizzazione per l’assistenza
all’infanzia “Hamogelou Tou Paidiou” (Il sorriso del bambino). Gli inquirenti
hanno fornito ai media di tutto il mondo la foto della piccola, sperando che
qualcuno aiuti le autorità a identificarla.

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