Grecia, la piccola Maria non sarà affidata ai genitori naturali

di Redazione

 SOFIA. Maria, la bambina bionda trovata in un campo rom in Grecia, non tornerà con i suoi genitori biologici ma verrà affidata ad un’altra famiglia in Bulgaria.

Lo ha dichiarato una portavoce dell’Agenzia bulgara per la Tutela dei Minori, spiegando che i genitori, i quali hanno altri sette figli, hanno respinto ogni collaborazione con le autorità.

La madre, Sashka Ruseva, si era fatta avanti qualche giorno dopo l’esplosione del caso, cioè il ritrovamento di Maria in un campo di Farsala, nella Grecia centrale, e l’esame del dna che aveva escluso che la coppia che la allevava fosse parente biologica. Accertamenti successivi avevano confermato la parentela della piccola con i Rusev.

La vicenda di Maria ha destato molto scalpore, dopo che si è scoperto che i due rom con i quali viveva non erano i suoi veri genitori, malgrado l’avessero denunciata come figlia loro. All’inizio si era pensato ad un sequestro di bambini, ma poi è emerso che la piccola Maria era stata affidata ai falsi genitori dalla vera madre, anche lei rom, poi tornata in Bulgaria. La giustizia greca dovrà decidere nei prossimi giorni se consegnare la bambina alle autorità bulgare, come richiesto da Sofia.

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