ALVIGNANO. Settantesimo anniversario della strage avvenuta ad Alvignano durante la seconda guerra mondiale.
Gli alvignanesi lo sanno bene e ricordano le sofferenze ed i lutti del dopo otto settembre del 1943 quando, avendo già in casa i tedeschi come alleati fin dal luglio precedente, se li trovarono come nemici ed in più incalzati dalle truppe alleate.
Da qui le rappresaglie ed i morti per mano teutonica o per il fuoco amico degli americani. La giornata più drammatica fu quella del 18 ottobre del 1943 quando il comando tedesco decise di abbandonare il paese ed ostacolare lavanzata degli alleati minando le case per interrompere le vie di comunicazioni. Fu proprio in quelloccasione che il giovanissimo arciprete Don Biagio, parroco di San Sebastiano, per raggiungere da Dragoni i suoi parrocchiani e dare loro conforto o eventuale sepoltura qualora fossero morti sotto i bombardamenti, incrociò i tedeschi in ritirata che lo trucidarono davanti Villa Palmieri.
Già negli anni passati per volontà dellattuale assessore alla cultura Franco
Nel 70esimo anniversario di quel terribile ottobre del 1943 per Alvignano occupata dai tedeschi e per il Medio Volturno, – ha commentato lassessore
Nel convegno del 18 ottobre, alle ore 17.30, sarà proiettato un dvd a cura del Cesaf Maestri del lavoro dItalia che è uno backstage del libro Alvignano ed il suo arciprete, oggi alla sua seconda edizione, di Mauro Nemesio Rossi, nipote di don Biagio Mugione (nella foto),e che è la testimonianza di quei tragici eventi rivissuti e raccontati dagli alviganesi.