Vittime innocenti di camorra, evento in memoria di Gennaro De Angelis

di Antonio Taglialatela

 CESA. “Tra impegno e memoria”, è lo slogan che accompagnerà la manifestazione in ricordo di Gennaro De Angelis, vittima innocente di camorra, in programma a Cesa sabato 12 ottobre, alle 10, al campo sportivo di Cesa.

Un evento promosso da Libera, Comitato Don Diana, Cooperativa “Carla Laudante”, Coordinamento familiari vittime innocenti, Fondazione Polis, in collaborazione con le associazioni locali “Pro Loco”, “Labor Mentis”, Interforze “Vinci”, “Cesa Rinasce” e “Attiviamocinsieme”.

Parteciperanno: il prefetto di Caserta Carmela Pagano, il questore Giuseppe Gualtieri, il magistrato antimafia Cesare Sirignano, il campione olimpico Marco Maddaloni, il presidente di Libera don Luigi Ciotti, il parroco don Maurizio Patriciello, simbolo della protesta nella “Terra dei Fuochi”, i giornalisti Rai Francesco Vitale e Nicola Muccillo, insieme a Vincenzo De Angelis, figlio di Gennaro, sindaco di Cesa dal 2007 al 2012.

Gli studenti del Liceo Scientifico “Fermi” di Aversa, della sezione cesana dell’Alberghiero “Drengot” e della scuola media cittadina porteranno in scena delle rappresentazioni sul tema della memoria e dell’impegno. L’evento si concluderà con un triangolare di calcio.

 GENNARO DE ANGELIS. Nato a Cesa il 26 ottobre 1945, Gennaro De Angelis si arruolò nell’ex Corpo Agenti di Custodia all’età di 21 anni e fu assegnato alla casa circondariale di Pisa, dove prestò servizio per quattro anni. Su sua richiesta – motivata dal fatto che, essendo molto legato agli affetti familiari e avendo deciso di mettere su famiglia – fu poi trasferito alla casa circondariale di Napoli-Poggioreale. Qui espletava tra i vari compiti d’istituto anche quello della ricezione pacchi dei detenuti. Fu proprio questa funzione, così come emerge dagli atti giudiziari, a portarlo alla morte. Sembra poco per togliere la vita ad una persona, ma in quegli anni, dove la strategia della “Nuova camorra organizzata” era quella del terrore, ad ogni rifiuto di cortesia o di tangente si pagava con la morte, senza fare distinzione tra imprenditori, commercianti o forze dell’ordine.

Gennaro cadeva vittima della camorra il 15 ottobre 1982, giorno in cui veniva ucciso in un agguato a Cesa, nelle vicinanze della sua abitazione. L’agente lasciava la moglie Adele e i tre figli Vincenzo, Marianna e Annunziata che rimasero orfani rispettivamente all’età di nove, cinque e due anni. A Gennaro De Angelis, lo scorso maggio, è stata intitolata la sezione Anppe(Associazione nazionale polizia penitenziaria) di Aversa.

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