L’Esercito di Silvio critica il coordinamento cittadino del Pdl

di Redazione

 CASTEL VOLTURNO. In questi giorni la città di Castel Volturno si è arricchita di una dialettica politica che vede al centro dell’attenzione il futuro amministrativo della cittadina stessa.

A tal proposito interviene sull’argomento il responsabile provinciale dell’“Esercito di Silvio”, Marco Scala: “Il nostro movimento sarà la struttura attivista dell’organigramma berlusconiano, che numeroso e compatto parteciperà sempre alle iniziative volute dal presidente Berlusconi. Tale movimento, i cui principi fondanti sono l’idea di una rivoluzione liberale e democratica dello Stato, attraverso il rinnovamento di una classe politica, proposta all’elettorato seguendo criteri meritocratici, non intende avocare ad altri le scelte sul territorio.

Sarà presente e vigile in tutte le iniziative della società civile moderata, raccogliendo le istanze della gente, da sempre esclusa dalle decisioni politiche, in nome della rivoluzione liberale. In particolar modo si calerà nello scenario di Castelvolturno dove da troppo tempo le decisioni vengono prese all’interno delle stanze della politica.

Apprezziamo l’iniziativa ‘Progetto per Castel Volturno’ che si prefigge una metodologia di confronto dove la società civile moderata è chiamata a discutere su progetti ed idee così come vuole la leadership nazionale, e saremo vigili sulla trasparenza e sull’orizzontalità di tale momento di confronto, non negando attivi apporti al dibattito.

Allo stesso modo riteniamo inopportune e non rispondenti alla linea del nostro presidente Berlusconi, fughe in avanti tese ad accreditare nomi e leadership per le prossime elezioni amministrative. Bolliamo tale metodo come espressione della vecchia politica, responsabile dell’allontanamento di giovani, imprenditori e professionisti alla cosa pubblica, responsabile del proliferare di sedicenti movimenti della società civile che altro non sono che bastian contrari incapaci di proposte costruttive.

Vogliamo fermare il massacro di nomi immolati all’altare di un’ambizione priva di programmazione territoriale, sociale e politica, vogliamo confrontarci su programmi e su temi fondanti per iniziare insieme un percorso che ci porterà alla vittoria elettorale. Ci sorprende come il vice coordinatore del ‘sedicente’ partito berlusconiano invochi alla rottura e non alla coesione dei moderati come voluto da Berlusconi, ci trova altresì pienamente concorde quando esorta il popolo di centrodestra a lavorare su programmi e non alla ricerca di un sindaco, peccato però che dopo pochi minuti leggiamo on line la ‘quadra’ del suo diretto superiore coordinatore che sposa la causa del dottor Eugenio Fiorentino che ambisce alla carica di primo cittadino.

Ci si voglia consentire il termine ‘sedicente’ ma il coordinamento cittadino Pdl di Castel Volturno ha brillato per l’assenza alla manifestazione a via Del Plebiscito a Roma in agosto in sostegno del nostro unico presidente Silvio Berlusconi, mentre noi dell’Esercito di Silvio di Castel Volturno c’eravamo, ed ha brillato per aver consegnato zero firme sui referendum di giustizia giusta, mentre noi dell’Esercito di Silvio con l’appoggio di ‘soldati’ berlusconiani le abbiamo raccolte. Restiamo comunque fiduciosi di un ravvedimento repentino delle forze berlusconiane, atte alla coesione, mettiamo a disposizione del popolo di centrodestra l’energia giovane della militanza, cedendo tutte le nostre forze ma mai la dignità”.

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