Abbattimenti, il Coordinamento Riscatto promuove petizione

di Redazione

 CASAL DI PRINCIPE. Riprendono gli abbattimenti a Casal di Principe e il Movimento per il Riscatto annuncia una raccolta firme per chiedere alla Procura di Napoli di sospendere le operazioni per le prime case …

… e invocare, da parte del governo, la discussione in tempi rapidi del disegno di legge, approvato dalla Commissione Giustizia del Senato, sui criteri di priorità per le demolizioni dei fabbricati privi di permesso a costruire. “E’ incomprensibile – commenta l’avvocato Francesco Martino, a nome del movimento – che lo Stato in Campania risponda alle recenti manifestazioni nazionali, durante le quali si reclama il diritto alla casa, ordinando la demolizione di fabbricati costruiti per necessità”.

Non solo. Il movimento, dopo la dichiarata non potabilità dell’acqua in alcune zone della cittadina, annuncia che lunedì mattina protocollerà una richiesta ufficiale alla commissione straordinaria affinché la popolazione venga informata e non vi siano dubbi sulla potabilità dell’acqua fornita tramite le condutture pubbliche.

Altra questione riguarda la fiera settimanale, sospesa, per l’ennesima volta, dopo il ritrovamento di alcuni rifiuti di cui non è stata ancora resa nota la pericolosità per la salute dei cittadini. Situazione che, però, ha indotto la commissione a inibire a scopo preventivo, l’uso dei pozzi, e la magistratura a sequestrare alcuni terreni nelle vicinanze di via Sondrio dove si svolgeva la fiera, nonostante il ripristino della viabilità lungo la stessa strada.

“Dinanzi alle richieste di numerosi cittadini e commercianti – fa sapere Martino – chiediamo alla commissione la ripresa della fiera settimanale avendo indicato, a seguito di espressa richiesta degli stessi commissari, località alternative a via Sondrio, come via Cavour e via Marconi nelle vicinanze della Ragioneria, per porre termine ad un evidente disagio per gli utenti del mercato, costretti a recarsi in altri comuni per le loro spese, e per gli operatori commerciali che nel corso del 2013 hanno dovuto sospendere la loro attività per oltre quattro mesi, senza dimenticare che nelle case comunali perdura il mancato incasso dei tributi”.

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