Abbattimenti e bonifiche, scende in piazza il Movimento per il Riscatto

di Redazione

 CASAL DI PRINCIPE. I cittadini interessati al problema degli abbattimenti e tutti coloro che intendono chiedere la bonifica dei terreni inquinati giovedì 31 ottobre, alle ore 18, si riuniranno in piazza Mercato a Casal di Principe dove si svolgerà una manifestazione pubblica indetta da Movimento per il Riscatto.

L’obiettivo è sollecitare i presidenti di Camera e Senato affinché mettano, al più presto, in discussione il disegno di legge già approvato dalla commissione Giustizia del Senato che fissa i criteri di priorità per le demolizioni delle abitazioni che non sono in regola con le norme urbanistiche al fine di impedire la demolizione delle prime case di necessità. In tal senso, il movimento continuerà la raccolta di firme per chiedere alla Procura Generale di Napoli ed agli altri uffici territoriali competenti la sospensione delle demolizioni già fissate in attesa dell’approvazione del disegno di legge.

L’avvocato Francesco Martino, tra i promotori del comitato, commenta: “Discutere al più presto il disegno di legge che fissa i criteri di priorità per le demolizioni e sospendere le demolizioni già programmate è una scelta opportuna e ragionevole che eviterebbe alla popolazione, che sta vivendo momenti di crisi economica gravi, notevoli disagi ed ingiustizie che appaiono, oggi più che mai, inaccettabili, vista la carenza di lavoro e la mancanza di abitazioni. Non riesco a comprendere come molti opinionisti e finti perbenisti e finti paladini della Legalità provino compassione per chi non ha una casa e/o viene da lontano in Italia in cerca di lavoro e poi non s’indignano contro chi vuole demolire le case a chi le ha costruite a prezzo di sacrifici propri e dei propri familiari, lavorando anche lontano dai propri luoghi di origine e viene privato del tetto per la propria famiglia”.

Scopo della manifestazione è anche quello di chiedere l’utilizzo dei fondi da destinare alle demolizioni per scopi di utilità sociale, fra cui la bonifica ambientale dei terreni inquinati e per evidenziare che gli agricoltori non sono responsabili bensì vittime dell’inquinamento e si oppongono con forza alla discriminazione dei loro prodotti in favore di quelli coltivati in altri territori. “Tutti coloro che non vogliono accettare più passivamente questo degrado e questa continua discriminazione – conclude Martino – hanno l’obbligo, anche morale, di scendere in piazza e reclamare il rispetto dei loro diritti per non apparire conniventi e collusi con chi vuole abbattere le case di necessità e distruggere la nostra agricoltura”.

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