Tragedia Lampedusa, Napoli ricorda le vittime

di Redazione

 NAPOLI. La strage dei viaggi della speranza nel canale di Sicilia prosegue. Sono cinquanta questa volta le vittime del naufragio a 70 miglia dalle coste italiane.

Lampedusa, l’isola meravigliosa delle pelagie, dopo aver contato 334 vittime appena una settimana fa, torna a raccogliere i corpi di ragazzi, ragazze e bambini in fuga dall’africa. Il barcone in serie difficoltà con oltre 250 persone a bordo è stato avvistato inizialmente da un aereo militare maltese in ricognizione nel Canale di Sicilia.

I migranti – secondo la ricostruzione di Malta – hanno cominciato ad agitarsi per farsi notare. La ressa avrebbe provocato il capovolgimento dell’imbarcazione. Una nave militare maltese è arrivata per prima nell’area. Poco dopo è stata raggiunta dalle navi Libra ed Espero della Marina militare italiana.

Gli elicotteri di bordo delle due Unità, hanno lanciato dei salvagente e zattere autogonfiabili. Sono proseguite per alcune ore le operazioni di recupero dei naufraghi. Da Lampedusa sono state inviate in concorso alle operazioni di recupero, due motovedette della Capitaneria di Porto e due motovedette della Guardia di Finanza. Ma per 33 persone non c’è stato nulla da fare, sono una ventina i dispersi in acqua. Per ricordare le vittime di queste stragi volute dai trafficanti di carne umana Cgil, Cisl e Uil hanno organizzato una manifestazione al Molo Beverello.

Fermiamo le stragi nel Mediterraneo Napoli città di pace e dell’accoglienza”. L’assessore comunale all’Immigrazione e al welfare Roberta Gaeta, in rappresentanza dell’amministrazione comunale, insieme ai segretari cittadini di Cgil, Cisl e Uil, ha lanciato in mare un corona di fiori, al largo di via Caracciolo, per commemorare le vittime di Lampedusa.

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