Equitalia notifica cartella di 39 milioni a Maradona

di Redazione

 NAPOLI. Alcuni funzionari di Equitalia hanno notificato, venerdì mattina, un avviso di mora da oltre 39 milioni di euro a Diego Armando Maradona, giunto giovedì in Italia per presentare il suo docufilm prodotto dalla Gazzetta dello Sport.

Si tratta di un atto dovuto che va rinnovato ogni sei mesi e che consente l’attivazione di azioni esecutive di recupero del debito fiscale. Maradona, secondo quanto si apprende, lo avrebbe firmato nell’hotel di Milano dove alloggia.

“Nessun accanimento”, spiegano fonti di Equitalia. “Gli avvisi di mora sono il titolo per poter procedere ai pignoramenti e hanno validità di 180 giorni. – spiegano le stesse fonti – Per questo motivo, una volta scaduti i termini, è necessario notificarli nuovamente al debitore”.

Ora, entro questi sei mesi, Equitalia può avviare le azioni di recupero, per esempio il pignoramento delle somme a titolo di compensi per partecipazioni televisive, sponsorizzazioni e altro che Maradona dovesse vantare nei confronti di soggetti terzi.

L’ingente debito del “Pibe de Oror” ammonta a poco più di 39 milioni di euro ed è stato più volte confermato dalle autorità giurisdizionali competenti. In particolare si ricordano dalla sentenza della Corte di Cassazione del 17 febbraio 2005, da quella della Commissione Tributaria Provinciale di Napoli depositata nel giugno 2012 e dalla sentenza della Commissione Tributaria Centraledel primo febbraio di ques’anno.

Con un’ulteriore sentenza della Commissione Tributaria Provinciale di Napoli, depositata lo scorso 10 gennaio, divenuta definitiva per mancata opposizione, è stato dichiarato inammissibile il ricorso, con condanna alle spese di lite, contro un presunto rifiuto su istanza di sgravio.

Intanto, l’ex calciatore argentino venerdì sarà in tribuna all’Olimpico per la sfida tra Roma e Napoli, come fa sapere il suo avvocato Angelo Pisani: “È la prima volta che si reca in uno stadio italiano e sono sicuro che scenderà anche in campo a salutare calciatori e tifosi”.

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