Camorra e abusi edilizi, 3 arresti contro clan Polverino

di Redazione

 NAPOLI. I carabinieri di Napoli hanno arrestato tre persone per associazione di tipo mafioso, costruzione di opere edilizie senza autorizzazione e falsità materiale e ideologica in atti pubblici, reati aggravati da finalità mafiose.

In carcere sono finiti, con l’accusa di associazione a delinquere di stampo camorristico, Antonio Simeoli, detto “ciaulone”, e i due figli Luigi e Benedetto Simeoli, fondatori e attuali titolari della Sime Costruzioni. Indagati anchee quattro dipendenti del Comune di Marano.

Accertatenumerose speculazioni edilizie messe in atto da società controllate dal clan dei Polverino, con l’acquisizione di terreni e fabbricati e l’edificazione a Marano di Napoli di complessi residenziali, sulla base di autorizzazioni o concessioni emesse con false attestazioni di conformità.

Le indagini dei militari dell’Arma hanno riguardato diversi complessi edilizi residenziali che sarebbero frutto di abusi edilizi progettati da uno dei clan più potenti di Napoli. Al boss Giuseppe Polverino, infatti, nel 2012 fu sequestrato un patrimonio da un miliardo di euro e, di recente, su mandato della Procura, si sta procedendo alla demolizione di una lottizzazione abusiva sulla collina dei Camaldoli, utilizzata anche per residenze della famiglia.

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