Via Corcioni, anziano investito mentre attraversa sulle strisce

di Antonio Arduino

 AVERSA. Attraversa sulle strisce pedonali e viene investito da un’autovettura. È accaduto nella mattinata di sabato ad un anziano intento a passare da un lato all’altro di via Corcioni servendosi dell’attraversamento tracciato immediatamente al di là delle fioriere poste all’incrocio con via Diaz.

Una scelta sbagliata per il rappresentante del comitato civico Strisce Blu, Giuseppe Oliva, che in più occasioni ha denunciato l’erroneo posizionamento degli attraversamenti pedonali presenti in molte strade cittadine. “La mancata osservanza delle norme di applicazione del codice della strada che indicano in maniera dettagliata e inequivocabile come realizzare le strisce è una costante dei responsabili del settore”, dice Oliva, che ha già da tempo aveva segnalato l’errore fatto per quelle di via Corcioni presenti nei punti in cui sono collocate le fioriere.

“Essendo distanti dall’incrocio, perché – ricorda – stando a quanto indicato dalle norme applicative del codice della strada dovrebbero essere in continuità con il marciapiede, non permettono, la visione di un predone intento ad attraversare la strada all’automobilista che, provenendo dai due lati di via Diaz, svolta per immettersi in via Corcioni, cosa che invece sarebbe immediata se il passaggio fosse stato tracciato correttamente. Così succede, come è successo, che chi va in auto o in moto possa trovarselo davanti improvvisamente e non avere tempo per evitare l’impatto”.

È quanto sarebbe accaduto all’anziano investito e, per fortuna, immediatamente soccorso dai passanti che hanno chiamato il 118. Stando a quanto riferito da Oliva, salvo uno stato di choc, apparentemente non avrebbe riportato grossi danni, ma l’episodio dimostra come sia necessario intervenire per normalizzare la segnaletica orizzontale.

“In particolare – sottolinea il rappresentante del comitato Strisce Blu – è indispensabile che l’amministrazione provveda a far tracciare attraversamenti pedonali a distanza più ravvicinata, inferiore ai 100 m come prevedono le norme, in arterie ad alto volume di traffico quali sono, ad esempio, via Diaz, via Raffaello, via Michelangelo o la stessa via Corcioni che essendo fondamentalmente dei rettilinei portano naturalmente automobilisti e motociclisti a percorrerle a velocità sicuramente superiore ai 30 km/h permessi nel centro urbano”.

“Probabilmente la presenza più abbondante di strisce pedonali non impedirebbe incidenti come quello occorso ma – osserva – darebbe almeno la possibilità ai pedoni di attraversare la strada con maggiore sicurezza. In particolare se le strisce venissero disegnate come previsto dalle norme attuative del codice della strada e non come fatto, ad esempio, in via di Iasi all’incrocio con via Garofano dove l’attraversamento è ridotto a metà, obbligando chi intende usarlo a fare un lungo giro servendosi di tre diversi attraversamenti per passare da un lato all’altro della strada, correndo pericolo maggiore rispetto all’attraversamento unico perché le statistiche – conclude Oliva – parlano chiaro, più strisce, più rischio perché gli incidenti sulle strisce sono tra quelli che più di frequente coinvolgono i pedoni” .

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