Terra dei Fuochi, in campo i bambini del Terzo Circolo Didattico

di Redazione

 AVERSA. Mai come nelle ultime settimane nel nostro martoriato territorioabbiamo assistito ad un generale risveglio delle coscienze rispetto all’emergenza ambientale …

… che l’area che comprende la provincia nord di Napoli e quella a sud di Caserta si trova a dover affrontare in seguito alle rivelazioni di un pentito della camorra e al conseguente dissotterramento di rifiuti tossici e fanghi industriali sversati impunemente nelle campagne di quella che è ormai nota in tutta Italia come la Terra Dei Fuochi.

Di fronte al dilagare di roghi tossici, portatori di morte e distruzione, di un incremento allarmante in termini di cifre e di statistiche, delle patologie tumorali, si sono attivate e rapidamente formate, associazioni libere di cittadini che hanno liberamente manifestato in più occasioni, esprimendo tutto il loro dissenso e levando una forte voce di protesta contro quello che è da considerarsi un vero e proprio biocidio. Larghi tratti di quella che fu la ‘’Campania felix’’ dei Romani, sono irreversibilmente contaminati e biologicamente morti, colpiti al cuore nella loro risorsa essenziale , la falda acquifera.

La verdura e la frutta, un tempo vanto del nostro territorio, sono diventate vere potenziali bombe, avendo assorbito veleni e tossine responsabili di terribili malattie, in una drammatica e repentina escalation. Dinanzi a questo scempio non poteva restare muta ed insensibile la voce della scuola e dei bambini , vere vittime di questo degrado , in quanto privati della possibilità di poter avere un futuro normale nella propria terra.

E’ a tal proposito notevole l’iniziativa che si deve al dirigente scolastico Nicola Buonocore e ai docenti del Terzo Circolo Didattico di Aversa, i quali si sono mobilitati, coinvolgendo i piccoli allievi dell’Istituto e le loro famiglie , per far sentire la voce di protesta e di speranza che unanime si leva dalla popolazione civile, non rassegnata ad un futuro di precarietà e di tragedia che incombe sul futuro delle nuove generazioni. L’iniziativa prevede una campagna di sensibilizzazione al problema, al fine di rendere i bambini coprotagonisti di un movimento di rinascita del nostro territorio.

Ogni possibilità di riscatto passa infatti necessariamente attraverso la presa di coscienza del problema ed il coinvolgimento di tutti gli attori, bambini in primis, che possono far sentire la loro voce di protesta e riprendere nelle proprie mani un destino quanto mai precario ed insicuro.

Ad iniziative di questo genere è affidata la speranza in un brusco cambiamento di rotta e se non ci sarà una svolta immediata sarà forse troppo tardi per scongiurare quella che sembra ormai una catastrofe annunciata.

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