Scuola Cimarosa, ancora acqua infiltrata nelle fondazioni

di Antonio Arduino

 AVERSA. Somiglierebbe a una piscina per bambini quella che sarebbe presente nelle fondazioni dell’Istituto comprensivo “Cimarosa” di via Riverso, profonda una ottantina di centimetri e larga quando l’intera fondazione.

Una voce che, se è vera, potrebbe creare qualche preoccupazione per l’azione sui pilastri in cemento armato dell’edificio prodotta dalla presenza continua e prolungata dell’acqua che, stando alla voce, sarebbe presente da anni ed aumenterebbe a causa delle piogge.

Una leggenda metropolitana o un dato di fatto? Per chiarire il dubbio abbiamo interpellato Michele Galluccio, consigliere comunale del Pdl, che ha ricoperto la carica di assessore alla pubblica istruzione nell’ultima giunta Ciaramella a partire da settembre 2011 che, guarda caso, proprio ad ottobre di due anni fa è intervenuto per risolvere giusto il problema dell’acqua nelle fondazioni dell’edificio.

“In effetti – esordisce Galluccio – nell’ottobre 2011 sono intervenuto proprio per risolvere un problema creato dall’infiltrazione di acqua nelle fondazioni creato dalla rottura di almeno cinque colonne pluviali, danneggiate in maniera non visibile perché, finendo nel sottosuolo, appunto non era visibile”.

“Tant’è – continua – che a richiamare l’attenzione della dirigente scolastica, che sollecitò il mio intervento, era stato l’effetto dell’acqua stagnante nel sottosuolo che aveva creato terreno fertile alla proliferazione di sciami di zanzare”. “All’epoca – continua l’ex assessore – mi attivai immediatamente incaricando una ditta specializzata ad effettuare i lavori necessari ad eliminare il danno alle pluviali e chiesi un’ispezione dell’Asl a cui fece seguito la bonifica dell’ambiente, cosicché il problema fu risolto”.

In realtà, la soluzione fu momentanea dal momento che oggi l’acqua sarebbe ancora presente in grande quantità nelle fondazioni. “Questo – conclude Galluccio – probabilmente è conseguenza della presenza di una grossa condotta fognaria che scorre sotto l’edificio scolastico”.

In realtà, chiedendo ai tecnici comunali, il problema nascerebbe dalla mancata realizzazione dell’auditorium previsto nel progetto originale dell’edificio che avrebbe dovuto avere collocazione nella parte interrata. Per il fallimento della ditta incaricata dei lavori, sarebbe saltata la realizzazione dell’auditorium e di quanto necessario a rendere abitabile la parte interrata dall’edificio, lasciando allo stato naturale la parte interrata che, per questo, sarebbe permeabile alle infiltrazioni causate, ad esempio, da perdite d’acqua dalle colonne pluviali, come accaduto nel 2011, o da problemi fognari, come ipotizzato da Galluccio.

Di conseguenza, l’acqua si accumulerebbe nel basamento e, se non si intervenisse per risolvere in maniera definitiva l’inconveniente, potrebbe creare non solo l’ambiente idoneo allo sviluppo di fastidiose zanzare ma soprattutto danni ai pilastri di cemento armato che sostengono l’edificio. Un intervento la cui fattibilità, modalità e costo, poche migliaia di euro, sarebbero state già valutate da un’ispezione effettuata dall’ufficio tecnico comunale alcuni anni fa.

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