Sanità, si fermano le strutture convenzionate

di Antonio Arduino

 AVERSA. Da lunedì 28 ottobre si ferma l’assistenza sanitaria convenzionata. Laboratori di analisi, studi radiologici, cardiologici, oculistici, odontoiatrici accreditati con il sistema sanitario nazionale non forniranno più le prestazioni gratuitamente, con il solo pagamento dei ticket dovuto dai non esenti, richieste con ricetta del medico di base.

La decisione arriva non solo a seguito del raggiungimento del tetto di spesa per ciascuna struttura convenzionata – che, già di per sé, imporrebbe lo stop, attuato già da alcuni centri, alle attività assistenziali gratuite – ma anche e soprattutto per contestare la scelta del Governo nazionale di ridurre di una percentuale variabile dal 50 al 60 per cento di quanto previsto dalla convenzione, gli importi delle prestazioni erogate.

Una decisione che potrebbe creare grossi problemi di esistenza alle strutture che in molti casi non sarebbero più in grado di garantire gli stipendi ai dipendenti, rischiando la chiusura per fallimento dal momento che la decisione di ridurre importi delle prestazioni non è limitata a qualche mese, ma dovrebbe essere duratura.

Nella speranza che il Governo riveda questa decisione e per manifestare le loro ragioni, i responsabili e gli operatori delle diverse strutture accreditate nella giornata di lunedì hanno raggiunto la capitale, senza ottenere però ascolto dai vertici del settore.

Da qui la scelta di chiudere laboratori e centri convenzionati per le prestazioni richieste con ricetta del sistema sanitario nazionale ed erogare solo assistenza in forma diretta, vale a dire dietro pagamento delle prestazioni, a partire da lunedì e fino all’8 gennaio 2014.

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