Movida, i volontari dell’associazione carabinieri lasciano controllo transenne

di Antonio Arduino

 AVERSA. Emergenza movida. I volontari dell’Associazione nazionale carabinieri lasciano il controllo delle transenne della ztl di via Seggio considerandolo a rischio per la mancanza di identificazione del personale della polizia municipale che continua ad operare in borghese.

L’assenza di uomini in divisa che, secondo i volontari, funzionerebbe da deterrente per i malintenzionati metterebbe a rischio l’ incolumità di chi controlla i varchi. Per questo motivo, nel rispetto dell’accordo sottoscritto con l’Ente, i volontari avrebbero presentato al primo cittadino il preavviso di sospensione del servizio a partire dal 3 novembre.

La notizia trova la conferma del primo cittadino che sta già provvedendo a quanto necessario per continuare a garantire la sicurezza sia in via Seggio che nelle altre zone della città sedi del fenomeno movida.

“Mercoledì, sarò a Caserta, in Prefettura, al Comitato per l’ordine e la sicurezza, per la valutazione dell’ordinanza destinata a sostituire quella scaduta relativamente agli orari di chiusura e diffusione musicale degli esercizi di somministrazione che – ricorda il sindaco Giuseppe Sagliocco – era a carattere sperimentale ed aveva durata d quattro mesi”.

“Naturalmente –continua – con il comitato sarà valutata anche la possibilità di attivare in maniera ufficiale un nucleo di controllo interforze che comprenda polizia municipale, carabinieri e Polizia di Stato affinché le aree della movida non si trasformino in campi di battaglia”. “Inoltre – aggiunge il primo cittadino – sto già trasmettendo in questura tutte le richieste relative all’apertura di nuovi esercizi di somministrazione per una valutazione della regolarità degli stessi da parte degli organi di polizia”.

Dunque, nessun rallentamento dei controlli nelle zone della movida. Il forfait dato dai volontari dell’Anc, che preferirebbero prestare la loro opera in via Roma, dove la movida è praticamente assente, non dovrebbe favorire una crescita della pericolosità del fenomeno che per essere controllato richiederebbe, comunque, quanto meno l’installazione di telecamere di sorveglianza capaci di fungere da deterrente per chi intende la movida come occasione per scaricare le tensioni accumulate nel corso della settimana infischiandosene del come.

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