“Il matrimonio segreto” di Cimarosa in scena a Varcaturo

di Redazione

 AVERSA. Nei giorni 28 e 29 settembre è stata allestita una rappresentazione teatrale della deliziosa opera di Domenico Cimarosa, illustre musicista aversano.

La sede il teatro parrocchiale di San Luca Evangelista in Varcaturo che, nella persona del suo giovane parroco, don Carlo Villano, ha un protagonista sensibile alle proposte culturali più varie, in nome di una convinzione verso la crescita spirituale e culturale della comunità che ruota intorno alla chiesa, in un territorio ancora in cammino aggregativo, in un contesto sociale carente nelle iniziative di questo tipo.

La dimostrazione che si possono fare cose egregie con contenuti mezzi, ma con notevole professionalità, con amore per l’arte posta anche e generosamente al servizio della comunità, l’hanno data a San Luca gli artisti che hanno animato questa pregevole opera settecentesca che tanto successo ebbe nel 1792 alla corte dell’ austriaco imperatore Leopoldo II, tanto da far replicare l’opera – caso unico nella storia musicale – subito dopo, in un ricominciar da capo, la prima rappresentazione.

Anima vibrante di questo evento, replicato nei due giorni con qualche variante nel cast vocale, il maestro Rosario Nappa, dono, noi riteniamo, del buon Dio alla comunità per quanto ad essa egli dà nella guida della corale e della compagnia teatrale. Già perché egli, con un curriculum professionale di tutto rispetto che lo vede diplomato in Pianoforte e Musica Corale e Direzione del Coro presso il Conservatorio di Musica San Pietro a Majella di Napoli, con frequenza a Corsi di composizione e di Direzione d’Orchestra con illustri docenti, con cattedra attuale di I e II livello al predetto Conservatorio, ha al suo attivo diversi anni di impegno come Maestro rammentatore presso il Rossini Opera Festival di Pesaro e presso il Teatro di San Carlo a Napoli, con Direttori di fama internazionale, quali Abbado, Scimone, Oren, Renzetti e altri e con artisti quali Pavarotti, Ricciarelli, Valentini Terrani, Kabaivanska, Cappuccilli, Bruson, Ramey, Caballé, Raimondi , ecc.

Ma lui ti presenta un sorriso disarmante, privo di altezzosità, semplice e umile nel gesto per coerenza con la sua profonda fede religiosa, ma con l’ efficienza e capacità professionali che le vedi tutte sul campo. Il cast che il Maestro ha selezionato tra i suoi allievi, con elementi giovani ma con esperienze teatrali già di rilievo e che hanno accettato di dare alla comunità momenti così belli ed entusiasmanti a titolo di solidarietà, avevano la carica che Nappa sa trasmettere insieme ad affetto, rispetto e ammirazione.

L’opera, un dramma giocoso di per sé gradevolissimo anche per il testo, con una trama semplice , leggermente complicata dal gioco degli intrecci, percorsa dal sentimento dell’ amore non solo fra i protagonisti principali, gli sposi segreti Paolino e Carolina, ma tra gli altri la zia Fidalma incapricciata di Paolino, e il Conte Robinson perdutosi per Carolina, destinato invece, nel pensiero dell’ avaro e ricco mercante Geronimo, padre di Carolina, smanioso di nobilitarsi, alla sua prima figlia, la dispettosa e diciamolo pure antipatica Elisetta.

La conclusione, dopo un gustoso concertato a sei in camicie da notte, vede naturalmente trionfare appunto l’ amore, con la bonaria accettazione dei due sposini e la rassegnazione affettuosa degli altri rispetto alle loro aspirazioni.

L’esecuzione della bella trama musicale è stata assicurata al pianoforte da un giovane valentissimo maestro accompagnatore calabrese, Angelo Gazzaneo, dal prestigioso curriculum di studi specifici nel Conservatorio napoletano ove svolge questo compito nella sezione di Canto dello stesso.

Una voce narrante – la dolce Tina De Vico, mogliedel maestro Nappa nella prima serata e la bella figlia Maria Chiara Nappa nella seconda – hanno introdotto la sala alla trama dei momenti musicali . La partitura prevede un ruolo di tenore assicurato da Stefano Sorrentino, tenorelirico, capace di note acute e squillanti, con alcune sfumature accorate in qualche momento; due ruoli di soprano assicurati da Paola Fiudi nel ruolo di Carolina, voce lirica, ricca e graziosa, capace di belle note nel registro alto, con esperienze verdiane e donizzettiane, e nel ruolo di Elisetta, Emanuela De Rosa e Paola Imprudente alternatesi nelle due serate, convincenti nel ruolo e dalla vocalità agile e squillante; due di basso assicurati dal basso Luigi Narducci nel ruolo di Geronimo, – dalla bella voce possente, efficace nel suo ruolo di ambizioso arrivista nella scala sociale, e Domenico Simonelli, baritono, dalla statura imponente , ammiccante e ironico nella sua pressante corte a Carolina.

Nel ruolo da mezzosoprano del la zia Fidalma, alternatesi Elsa Tescione e la spagnola Xana Vasquez De Prada, dalla recitazione molto efficace e dalle vocalità affascinanti e ricche di sonorità. Una bella realizzazione che ha avuto successo e consensi anche da persone del mondo musicale intervenute, espressi con vibranti applausi.

di Alberto Alfano

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