Faida nell’Udc, Bisceglia bacchetta Vargas e Palmieri

di Redazione

 AVERSA. In questi giorni sono rimasto sorpreso e soprattutto sconcertato da ciò che sta accadendo all’interno dell’Udc. Mi riferisco al documento di sfiducia, presentato dai consiglieri Luigi Vargas e Domenico Palmieri nei confronti del nostro capogruppo consiliare Orlando De Cristofaro.

Innanzitutto, da
uomo di partito e ragionando come tale, credo che determinate problematiche
vadano discusse e risolte nelle sedi opportune e non attraverso comunicati
stampa volti esclusivamente a colpire la persona. Le azioni ufficiali
intraprese dai due colleghi hanno come unica conseguenza quella di spaccare il
partito e, per tale ragione, adesso mi trovo costretto a rispedire al mittente,
attraverso i media, le accuse che essi muovono.

In merito alle motivazioni che
hanno spinto Vargas e Palmieri a sfiduciare il nostro capogruppo De Cristofaro,
ossia la presunta mancanza di concertazione su alcuni emendamenti tra cui
quello relativo alla movida e all’impianto di videosorveglianza, vorrei
ricordare agli stessi due consiglieri che fino a prova contraria questo è il
loro modus operandi. Lo dimostra il fatto che lo stesso documento di sfiducia
al capogruppo consiliare è stato presentato senza nemmeno interpellarmi.

L’unica
accusa che possiamo muovere al nostro capogruppo è quella di arrivare quasi
sempre in ritardo alle riunioni di partito. Scopro, inoltre, che Palmieri e
Vargas hanno anche da recriminare su alcuni emendamenti al bilancio che
sarebbero stati presentati senza il loro placet, ma dimenticano clamorosamente
che la linea degli emendamenti è stata condivisa a più riprese sia con gli
stessi sia con la segreteria provinciale.

Le volte in cui non è stato possibile
discutere con loro la linea politica è perche loro si sono sottratti al
confronto, rendendosi sistematicamente irreperibili quando venivano chiamati.
Ma ciò che più mi lascia basito è leggere dai giornali che il consigliere
Palmieri contesta all’assessore Balivo
la firma della convenzione con l’Asl nell’Ambito C6, documento che la stessa
Balivo, secondo Palmieri, avrebbe colpevolmente sottoscritto nonostante si
fosse autosospesa dalle attività istituzionali. Ricordo nitidamente quell’episodio
e ricordo anche le motivazioni che hanno spinto Balivo, in accordo con tutti
noi, a sottoscrivere quel documento. Prima di firmare la convenzione ci fu una
riunione di partito a cui partecipammo sia io sia Palmieri.

In quella riunione
convenimmo di comune accordo con gli assenti (Vargas e De Cristofaro) che date
le motivazioni,cioè dare alla città di Aversa la possibilità
dipoter beneficiare di nuovi finanziamenti a favore delle fasce più
deboli evitando allo stesso tempo un danno erarialea cui il Comune andava
incontro, si potesse derogare all’autosospensione firmando quell’intesa.
Infine, riguardo alla presunta presa di posizione mia e di De Cristofaro nei
confronti del sindaco, spinta da chissà quali mire politiche, rispondo che è
pura fantasia. Anzi, se ricordo bene, sia prima che dopo l’ultima tornata
elettorale fu proprio uno dei due colleghi a manifestare l’ambizione di guidare
il comune di Aversa.

Che cosa può aver spinto Palmieri e Vargas a cambiare
comportamento in modo radicale dal momento che sono stati proprio loro i
promotori del dissenso nei confronti della gestione dell’amministrazione
comunale? Non so spiegarmelo.

Augusto
Bisceglia, consigliere comunale Udc

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