Cimitero, urne per lumini e portafiori come “ostacoli”: scatta la protesta

di Antonio Arduino

 AVERSA. La regola c’è ma c’è anche chi non la rispetta e soprattutto chi non la fa rispettare. E’ questa la denuncia di tanti che si recano al cimitero cittadino per onorare i loro defunti sepolti nei loculi comunali di recente realizzazione indicati come lotto 46.

Sotto accusa la maleducazione di una parte degli assegnatari dei loculi e la mancanza di controllo da parte della direzione cimiteriale che non interverrebbe per eliminare il problema creato dalla presenza di porta lumini e portafiori disseminati sui marciapiedi antistanti i loculi.

La presenza di questi oggetti, utilizzati per onorare i defunti, creerebbe ostacolo a coloro che sono assegnatari di loculi posti ai livelli che devono essere raggiunti con l’aiuto di apposite scale da posizionare proprio facendo uso del marciapiede. L’ingombro offerto da porta lumini e portafiori rende l’operazione difficile e pericolosa.

Da qui la necessità di eliminare gli ostacoli creati dagli oggetti utilizzati e la richiesta di rimozione avanzata al direttore del cimitero che dovrebbe provvedere per obbligo, essendo previsto dal contratto di locazione sottoscritto dagli assegnatari dei loculi che dice chiaramente “l’assegnatario è obbligato a mantenere decoroso di quanto consegnato evitando lucidature superflue e l’installazione di porta lumini e portafiori sul marciapiede”.

Per consentire, comunque, l’utilizzo di lumini in maniera protetta, cosicché non risentano degli effetti delle intemperie, alcuni tra gli assegnatari che ne hanno chiesto la rimozione hanno effettuato una colletta per acquistare dei grossi contenitori, capaci di ospitare un numero notevole di lumini, in modo da consentire a tutti di accendere una luce ai propri cari defunti sena creare difficoltà ad alcuno. Ma le cose non sono cambiate e portafiori porta lumini sono rimasti sul marciapiede, continuando a creare un ostacolo agli assegnatari dei loculi che sono costretti ad usare le scale.

 Da qui la protesta rappresentata al direttore del cimitero che, come sostengono gli assegnatari dei loculi alti, avrebbe sollevato le spalle affermando di avere necessità di un’apposita ordinanza sindacale per aderire alla richiesta. Considerando che la eliminazione di porta lumini e portafiori dai marciapiedi è un obbligo contrattuale, al quale tutti gli assegnatari debbono attenersi, non sarebbe necessaria alcuna ordinanza, basterebbe che il direttore cimiteriale disponesse d’autorità la rimozione degli oggetti che creano ostacolo.

Un compito che in realtà diventa estremamente difficile da adempiere sia dal lato umano perché significherebbe ordinare di negare l’accensione di una luce ai propri defunti, sia perché se c’è chi protesta per la presenza di portafiori e porta lumini sullo stretto marciapiede antistante i loculi c’è anche chi ritiene di non avere alternative dal momento che l’Ente ha realizzato i loculi prevedendo la possibilità di mettere un fiore negli appositi contenitori presenti sulle lapidi ma non quella di accendere una luce sia pure servendosi di un lumino.

Un rebus che il direttore del cimitero ha cercato di risolvere, fin dal mese di maggio, proponendo al responsabile comunale del settore l’acquisto di contenitori capaci di ospitare ben 72 lumini, un numero sufficiente a soddisfare le esigenze di tutti. Ma non è stato possibile realizzare l’idea per mancanza di fondi. Le casse dell’Ente municipale sono vuote e se si desidera risolvere la questione i concessionari dei loculi dovrebbero autotassarsi, come hanno già da alcuni tra loro, per acquistare i maxi porta lumini.

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