Via De Nicola, Griffo: “Ennesimo flop dell’opposizione”

di Redazione

 TRENTOLA DUCENTA. “Non c’è due senza tre!”. Esordisce così il sindaco di Trentola Ducenta, Michele Griffo, nel replicare alle esternazioni del gruppo di minoranza consiliare relative ai lavori di riqualificazione di via Enrico De Nicola.

“Dopo l’errata interpretazione delle sentenze del Tar sulle antenne della telefonia mobile, – continua Griffo – dopo la erronea interpretazione degli atti deliberativi del Consiglio comunale inerenti gli standard comunali come ampiamente dimostrato, dal sottoscritto, nel corso del consiglio comunale di giovedì 26 settembre, ecco l’ultima chicca: i marciapiedi di via De Nicola.

E’ superfluo aggiungere che si tratta di un altro flop del solito “bravo interprete degli atti” che, anche questa volta, ha trascinato in una sterile polemica i componenti dell’opposizione, e per quest’ultimi mi dispiace enormemente.

Tralasciando la sicurezza sbandierata dall’opposizione, di cui tratterò in maniera compiuta ed esaustiva poco più avanti, vorrei occuparmi subito delle promesse elettorali richiamate nel comunicato del gruppo di minoranza e posso affermare, senza tema di smentita, che nel corso dell’ultima campagna elettorale nessuna falsa promessa è stata fatta ai cittadini ma è stato presentato agli elettori un dettagliato programma elettorale nel quale erano contenute le tematiche di maggiore interesse per la città, e, naturalmente non era stato tralasciato il rifacimento di via Enrico De Nicola, ridotta in uno stato pietoso.

Altro che promesse elettorali! Molti dei problemi indicati nel programma elettorale sono stati affrontati e risolti con largo anticipo sui tempi ipotizzabili e tra i risultati ottenuti meritano di essere elencati senz’altro il raggiungimento del 78% di raccolta differenziata e l’avere un paese completamente pulito, guardato con ammirazione dai paesi confinanti, l’aver assicurato una sede nuova e funzionale al Liceo Scientifico, il completamento della zona “Lavinaio”, l’attenzione rivolta alla sicurezza dei cittadini con l’installazione degli Impianti di Videosorveglianza, i lavori per il completamento del Cimitero di Ducenta e i lavori per l’ampliamento di quello di Trentola, il completamento del campo sportivo, il rifacimento di via Petrarca, via Manzoni e via Plinio, approvazione progetti e richiesta finanziamenti per il rifacimento di via Roma tratto di Ducenta e tratto incrocio via IV novembre – Piazza Municipio, il mantenimento al minimo dell’Imu, nonostante i tagli del Governo centrale, questo solo per citare alcune delle cose realizzate.

Con l’onestà che ci contraddistingue riconosciamo che l’unico punto che non siamo riusciti a realizzare è stata la soppressione dell’Irpef, mancanza dovuta esclusivamente ai cospicui tagli subiti dal 2011 ad oggi, basti pensare che a fronte di 3.000.000,00 (tre milioni di euro) che il governo centrale elargiva al comune nel 2010, oggi, 2013, viene erogata la somma di circa 600.000 euro e solo per il Personale i costi per il comune ammontano a circa 2.600.000 euro. Nonostante ciò, anche l’Irpef è stata ridotta di un punto e ciò grazie ad un’oculata e responsabile gestione amministrativa che ci consente anche di governare senza gravare sui cittadini.

Detto questo, è opportuno ora concentrare l’attenzione sulla “decantata” sicurezza, richiamata dai consiglieri di opposizione e fornire chiarimenti, sia sotto l’aspetto economico che tecnico, in merito al progetto iniziale di via De Nicola (affidato dalla Stazione appaltante) e alla citata perizia di variante adottata esclusivamente per lavori non previsti nel progetto iniziale.

Per quanto riguarda l’aspetto economico va subito precisato che l’incremento di spesa riguarda lavori non previsti, come già detto, nel progetto iniziale e precisamente: Via Capo Miseno di circa 150 metri (traversa di via De Nicola) per la quale è stato deciso oltre al rifacimento totale della strada, anche la realizzazione della rete fognaria per le acque bianche di cui è priva, le zanelle in cemento e la realizzazione dell’impianto di pubblica illuminazione con l’utilizzo di pali dello stesso tipo di quelli previsti per via De Nicola.

In più, con la stessa perizia di variante sono stati deliberati lavori per l’allargamento di via Enrico De Nicola nella misura variabile da 50 a90 cm per circa 800/900 metri, il rafforzamento, in alcuni tratti, dei cordoli e, guarda caso, la pavimentazione con betonelle di circa 800 metri di marciapiede, naturalmente non prevista nel progetto. Questa certamente è la vera sicurezza.

Sulla perizia, comunque siamo pronti al confronto per valutare costi e utilità della stessa.

Per quanto attiene l’aspetto tecnico e la richiamata sicurezza , la prima regola da rispettare nella costruzione o nel rifacimento di una strada e, quindi, priorità tecnica assoluta, nota anche ad uno sprovveduto e che si rispetta anche nei paesi sottosviluppati, è quella di puntare alla linearità della strada ed alla sua uniformità non condizionata dalla sporgenza di marciapiedi o altro.

È evidente il controsenso di chi parla di sicurezza e contestualmente immagina una strada che si restringe in alcuni punti e si allarga in altri creando disorientamento e pericolo per chi è alla guida (immaginate una strada a zig zag, anche un osservatore non competente potrebbe trarre la conclusione che si trova in un paese di incompetenti e di incapaci).

Ridicola e peregrina nel 2013, ma valida anche nel 2013 a.C., si proprio 2013 avanti Cristo, è l’idea di restringere la sede di una strada di Cirmumvallazione, arteria cittadina interessata da un intenso flusso veicolare fatto anche di mezzi pesanti, che era di 6.50 metri di sede stradale più 1 metro di zanella (50 cm per lato), e costruendo il marciapiede di almeno 50 cm per lato, ci saremmo trovati con una sede stradale di 5,50 metri più un metro di zanella, senza considerare un marciapiedi più grande.

Di contro, rispettando le norme e usando anche il cervello oggi abbiamo una sede stradale di 7 metri più un metro di zanella e un marciapiede per gran parte della strada, che non è stato possibile realizzare per l’intera strada, in quanto qualcuno ha fatto il furbo e non ha voluto lasciare uno spicchio di terreno. Quindi è stata portata avanti una fase progettuale che, rispettando le norme tecniche, rende la strada più ampia, per favorire una maggiore scorrevolezza del traffico, e non prende in considerazione la possibilità di restringerla per consentire la realizzazione del marciapiede a favore di qualche privilegiato, si perché questo è il vero problema, e noi, nel rispetto delle regole, abbiamo detto no al solito furbo di turno… che non ha voluto lasciare un metro di terreno per la costruzione del marciapiede.

Infatti, si precisa che l’Amministrazione comunale prima dell’inizio del lavori ha tenuto diversi incontri con i proprietari dei terreni prospicienti via E. De Nicola invitandoli a lasciare uno spazio sufficiente per la realizzazione dei marciapiedi. Non tutti hanno lasciato lo spazio richiesto, di contro l’Amministrazione ha dato disposizione all’Ufficio tecnico, in caso di richiesta di permesso a costruire da parte degli inadempienti, di non rilasciare permesso a costruire se gli stessi non provvedano a costruire il marciapiede arretrando di un metro dal ciglio stradale.

Cos’altro avremmo dovuto fare: restringere la strada limitandone la percorrenza, creando disagi e pericolo per costruire i marciapiedi anche laddove non c’era lo spazio sufficiente e premiare in tal modo chi non aveva concesso lo spazio in dispregio di chi, invece, dimostrando senso civico, aveva aderito all’invito?

Per quanto attiene i costi dell’opera e il suo incidere sulle tasche dei cittadini vanno stigmatizzati:

1) la fuorviante insinuazione per la quale la realizzazione della strada con fondi comunali comporterebbe costi per i cittadini;

2) il tentativo di far passare come promessa elettorale, mai affermata in campagna elettorale, l’ipotesi di finanziamento da parte di organismi statali venuta fuori in consiglio comunale da parte di un gruppo di consiglieri. Ci chiediamo dunque, forse l’opera non andava fatta senza i citati finanziamenti? A nostro avviso era utile, indispensabile e necessaria e l’abbiamo realizzata e i fondi impegnati non potevano essere spesi meglio.

Sui costi per i cittadini posso affermare, com’è facilmente riscontrabile e senza timore di essere smentito, che fin dal momento dell’insediamento di questa Amministrazione comunale nessuna tassa o imposta è stata aumentata anzi ci sono stati solo ribassi e riduzioni, come per Ici/Imu, acqua e la stessa Irpef e per la tassa sui rifiuti, ridotta di 1,20 euro dall’anno 2012 e che quest’anno è stata ulteriormente ridotta con tagli che, in alcuni casi, raggiungono circa il 50% come approvato dal Consiglio comunale del 26 settembre scorso.

Comunque, siamo pronti a qualsiasi ulteriore chiarimento e confronto anche perchè convinti che la stragrande maggioranza dei componenti l’opposizione è propositiva ed animata da spirito costruttivo”.

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