Sicurezza stradale, positivo il bilancio dei controlli

di Redazione

 TRENTOLA DUCENTA. Il bilancio dell’attività di controllo del territorio disposto dal sindaco Michele Griffo sull’intero territorio comunale può ritenersi sicuramente positivo, …

… anche in considerazione del fatto che, a differenza degli anni passati in cui si sono verificati eventi tragici che hanno visto coinvolti alcuni giovani della città, questa estate, un po’ per volere della sorte molto per l’attività di sensibilizzazione a guidare con prudenza ed utilizzando tutti i presidi di sicurezza stradale a partire dal casco e per i controlli posti in essere, che si sono protratti fino alle 22 ed hanno interessato anche le zone periferiche della città, non si è verificato alcun incidente con conseguenze drammatiche.

Serrato, infatti, è stato il controllo sul territorio per verificare il rispetto delle regole imposte dal Codice della Strada da parte di automobilisti e di conducenti di altri mezzi di locomozione di diversa natura e grandezza che percorrono le strade cittadine, controllo che ha portato al sequestro di alcuni Apecar, sprovvisti di assicurazione ovvero senza i requisiti per poter circolare previsti dalla legge, guidati da alcuni nomadi dei campi Rom presenti nel circondario, ed al sequestro di alcuni motocicli che transitavano in via dei Mille.

D’altronde, Griffo ha rivolto, fin dal suo insediamento, una particolare attenzione alla problematica della sicurezza stradale tanto da avviare una stretta quanto proficua collaborazione con l’Aifvs, acronimo della “Associazione Italiana Familiari Vittime della Strada”, che ha portato, tra l’altro, a diverse campagne di sensibilizzazione verso la sicurezza stradale, che hanno coinvolto le scuole di ogni ordine e grado presenti sul territorio comunale, ed all’iniziativa dell’Ente con la quale sono stati regalati oltre duecento caschi ai giovani di Trentola Ducenta che ne hanno fatto richiesta.

Un ruolo fondamentale per il raggiungimento dei risultati descritti lo hanno giocato anche i cittadini che hanno prestato un’ampia collaborazione e soprattutto hanno ben chiara l’utilità del casco e la sua funzione “salvavita” oltre ad aver recepito il “messaggio” relativo alla sicurezza stradale.

L’attività di controllo, comunque, pur riguardando prevalentemente il rispetto del Codice della Strada, ha avuto ad oggetto anche altre attività illecite, quali lo sversamento di rifiuti e piccoli reati della microcriminalità, garantendo così una maggiore sicurezza ai cittadini ed una tutela del territorio e della salute pubblica.

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