Rivelazioni Schiavone, Griffo: “Occorre risposta delle Istituzioni”

di Redazione

Michele GriffoTRENTOLA DUCENTA. Le dichiarazioni rilasciate in questi giorni da Schiavone, che dipingono un quadro apocalittico del nostro territorio devastato da rifiuti altamente tossici, …

… un quadro che sebbene temuto e sospettato un po’ da tutti supera ogni più funerea immaginazione, abbinate all’annuncio di un’imminente costruzione di un termovalorizzatore, hanno creato un giustificato allarme nella popolazione che abita le nostre zone, che reclama giustamente il diritto a vivere in un territorio salubre o quantomeno bonificato e che dia garanzie di salvaguardia della salute. Non si può vivere nella paura e nell’incertezza, le Istituzioni devono dare garanzie, certezze e speranze ai cittadini.

Se la situazione è quella descritta, nonostante l’innegabile impegno della Magistratura e delle Forze dell’ordine che hanno posto in essere un’azione forte facendo terra bruciata intorno alla criminalità, abbiamo ancora di più il diritto e l’obbligo di porci il problema. E dopo le rivelazioni del collaboratore di giustizia, le risposte delle Istituzioni devono essere immediate, puntuali e dettagliate. Non si può più far passare sotto silenzio e cercare di mascherare la drammatica situazione, è necessario verificare, controllare, analizzare e soprattutto bonificare laddove le confessioni di Schiavone dovessero trovare riscontro.

Le recenti smentite e le contestuali rassicurazioni del Ministro dell’Ambiente, in un intervista al Mattino, ci confortano, ma una maggiore chiarezza sull’intera situazione e sullo stato dei nostri territori rimane necessaria. Le nostre terre sono già state violate e violentate da una mano criminale, il disastro ambientale clandestino non può essere incrementato dalla mano legale delle Istituzioni che, noncuranti della drammatica situazione, impongono la realizzazione, nelle nostre zone, di impianti per lo smaltimento di rifiuti, come nel caso del costruendo termovalorizzatore, dimenticando e disattendendo impegni presi ed accordi siglati e ignorando accorati appelli e imploranti sollecitazioni.

Con il Sindaco di Parete, Vitale, chiedemmo, quando si cominciò a parlare di termovalorizzatore, un’audizione alla Commissione trasparenza ed a quella Ambiente della Regione Campania è fu preso l’impegno di consultarci per le opportune garanzie prima che fosse presa qualsiasi decisione. Tale impegno è rimasto lettera morta, anzi ci siamo trovati con il termovalorizzatore in fase di appalto… Totò direbbe… “sono degli quaquaraquà”. Al danno, poi, vorrebbero aggiungere anche la beffa.

Non possiamo far passare ed accettare che il Sindaco di Napoli nell’intervista rilasciata al Mattino, sabato 30 Agosto a pag. 47 dichiari: “L’inceneritore di Napoli non si farà perché mi sono opposto”; né possiamo accettare che la Regione Campania elargisca ad amministrazioni come quella di Napoli finanziamenti di 8.000.000,00 di euro per la raccolta differenziata che non si fa e che al massimo raggiunge il 20% per essere buoni, basti vedere le foto dei cumuli di immondizia, ed ai comuni virtuosi con alte percentuali che addirittura superano il 70% non da nemmeno un euro né per l’alta percentuale raggiunta né per rimuovere i cumuli di rifiuti abbandonati da società della Regione Campania. Abbiamo il diritto di sapere e di conoscere il grado di sicurezza dell’impianto che si vuole costruire, come abbiamo il diritto di dire basta ai rifiuti di Napoli che hanno devastato l’intera Provincia di Caserta ed ancora oggi invadono il nostro territorio, utilizzato come base logistica per i viaggi in Austria.

È necessario, e per questo rivolgo l’invito al Sindaco di Aversa Sagliocco, aprire un tavolo di confronto tra i Sindaci della nostra zona e le Istituzioni territoriali per portare avanti un confronto civile al fine di dare garanzie e certezze ai nostri concittadini, per una battaglia civile a difesa del nostro territorio, per garantite vivibilità e tutela della salute, per evitare altri soprusi, tutto con spirito costruttivo ma anche con la determinazione di dire basta al cospetto di altre prevaricazioni.

Con l’occasione mi preme sottolineare che nessuna, dico nessuna Istituzione, dal Ministro dell’Ambiente all’Assessore regionale all’Ambiente, si è preoccupata o ha avuto la sensibilità di dare un segnale di ascolto o di mostrare attenzione nei confronti del grido di disperazione, tradotto in una lettera accorata, degli alunni delle Scuole di Trentola Ducenta. Se questo è lo spirito, la sensibilità e l’attenzione che le suddette Istituzioni porgono verso un disperato appello dei bambini è necessario ed opportuno… alzare la guardia!

Il sindaco Michele Griffo

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