Rifiuti e veleni, a Teverolaccio mattinata in diretta su Raitre

di Antonio Taglialatela

 SUCCIVO. Il tradizionale evento “Puliamo il mondo”, promosso ogni anno da Legambiente, che vede i volontari, grandi e piccini, impegnati nella pulizia del territorio, quest’anno ha abbracciato la gravissima questione della “Terra dei fuochi e dei veleni”, come è stata ormai tristemente ribattezzata l’area compresa tra l’agro aversano e la zona a nord di Napoli.

Al Casal di Teverolaccio di Succivo (Caserta), quartier generale del gruppo Geofilos di Legambiente, domenica mattina è arrivata la troupe di “Rai Ambiente Italia”, che, in diretta su Raitre, ha proposto le testimonianze di rappresentanti politici, delle forze dell’ordine e dell’associazionismo impegnati nella salvaguardia del territorio.

Tra questi la direttrice generale di Legambiente, Rossella Muroni, il presidente di Legambiente Campania Michele Buonomo, il direttore di Legambiente Campania e presidente dell’Asìa di Napoli, Raffaele Del Giudice, l’agronomo Antonio Di Gennaro, il vicesindaco di Napoli, Tommaso Sodano, l’assessore provinciale all’agricoltura Stefano Giaquinto, il commissario capo del Corpo Forestale di Caserta Marilena Scudieri, il presidente del Consorzio Mozzarella di Bufala Dop Campania, Antonio Lucisano, il presidente della cooperativa “Sole” Pietro Ciardiello, e il gruppo di Legambiente Succivo guidato dai fratelli Pascale, insieme ad esponenti di Libera Caserta, Comitato Don Diana e del Comitato “No Inceneritore” di Giugliano, questi ultimi reduci dalla grande manifestazione di venerdì sera, con diecimila persone in corteo, e che hanno mostrato le “cartoline”, inviate al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, di madri con in mano le foto dei propri figli morti di tumori e leucemie. Un’idea lanciata dal parroco di Caivano, don Maurizio Patriciello, per sensibilizzare i vertici dello Stato e l’opinione pubblica nazionale sullo scempio ambientale che infesta il territorio.

In collegamento da Firenze c’era anche il ministro per l’ambiente Andrea Orlando che ha commentato: “Sulla Terra dei Fuochi serve un salto di qualità. Io ho fatto la mia prima visita da ministro in quella terra che rappresenta oggettivamente un’emergenza nazionale e infatti nel decreto del fare abbiamo interdetto l’importazione rifiuti da altre regioni, e disposto che il monitoraggio dei rifiuti con il sistema Sistri sia integrale per la Campania dal prossimo anno”.

Questi provvedimenti, come anche la mappatura dell’Ispra sulla Terra dei Fuochi, per Orlando vanno avanti nonostante la crisi di governo. Tuttavia, “la crisi – sottolinea il ministro – non aiuta a dare risposte. Era stato convocato il comitato per l’ordine e la sicurezza grazie anche alla disponibilità del ministro dell’interno, non so ora se la cosa andrà avanti, ma fino a che resterò ministro presterò attenzione e darò corso alle iniziative già intraprese. Purtroppo, lasciare un vuoto politico in questo momento significa un’assenza di risposte che danneggia ulteriormente la popolazione, mettendo in secondo piano gli interessi del paese”.

Orlando ha anche parlato delle attività agricole e di zootecnia del territorio a partire dalle mozzarelle di bufala: “A seguito delle mie visite nella zona – ha detto – ho scritto al ministro per l’agricoltura per proporre di tracciare una distinzione tra i terreni contaminati e i terreni che hanno mantenuto caratteristiche originarie. E’ sbagliato lasciare che questa situazione uccida l’economia del territorio aprendo ulteriori varchi all’economia criminale”.

Infine, il ministro ha ricordato la necessità di inasprimento delle pene per chi seppellisce o brucia rifiuti pericolosi: “Ci deve essere – ha detto – una risposta anche nelle revisioni delle sanzioni. C’è un gruppo di lavoro coordinato dal gip Raffaele Piccirillo che ha esperienza di reati ambientali, che sta lavorando alla revisione delle pene per questi reati che provocano morti e a volte sono puniti con delle contravvenzioni”.

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