“Amo la Vita”, si invocano le dimissioni di Buononato

di Redazione

 SANT’ARPINO. Continua la polemica dopo la spaccatura in seno all’associazione “Amo la Vita”. Al presidente Pasquale Buononato, dissociatosi dall’amministrazione Di Santo, replicano Nicola Della Rossa e Francesco Tranchino.

Della Rossa, in particolare, ribatte alle accuse mosse da Buononato nei suoi confronti: “Vorrei chiedere al presidente di quale direttivo parla quando dice che del suo documento era stato informato l’intero direttivo. Voglio ricordare a Buononato, qualora soffrisse di qualche forma di amnesia (magari indotta da qualche nuovo amico esterno all’associazione), che il direttivo ormai è formato esclusivamente da tre persone, il presidente, il segretario che sono io e l’amico Tranchino. Quindi, caro Buononato, di cosa parli? Menti sapendo di mentire pensando che chi legge sia stupido? O qualcuno ha scritto per te cose che tu sei stato costretto a sottoscrivere? La nostra associazione si fondava su valori e principi che nulla hanno a che vedere con la politica e di fronte ad un presidente che con un tale comportamento fa crollare tutti questi valori l’associazione non ha più senso di esistere. A questo punto, caro Buononato – conclude Della Rossa – posso solo consigliarti un buon esame di coscienza perché io continuerò a dormire sonni tranquilli ma non so se, dopo tutto questo, tu potrai fare lo stesso”.

Tranchino aggiunge: “Voglio precisare che Della Rossa, che io conosco molto bene, è sempre stato il principale artefice di tutte le iniziative messe in campo dalla nostra associazione e con sacrificio e impegno ha sempre impiegato tutte le energie necessarie per far sì che le attività venissero realizzate nel modo migliore possibile. Al contrario, chi si fregia del titolo di presidente, si è sempre preso i meriti di riflesso. Probabilmente nuove amicizie hanno spinto il signor Buononato a rinnegare tutto quello che abbiamo fatto fino ad ora e a mettere in discussione l’esistenza di un’associazione nata con nobili fini che niente hanno a che fare con la politica. D’altra parte anche addurre come pretesto il fatto che il sindaco Di Santo non ci abbia concesso un incontro che in realtà non abbiamo mai chiesto è una vera e propria caduta di stile. Mi auguro che il signor Buononato torni sui suoi passi. In ogni caso, a questo punto visto, che tutte le premesse su cui era fondata la nostra associazione sono inevitabilmente venute meno – conclude Tranchino – chiedo a Buononato di dimettersi dalla carica di presidente e di dimostrare, almeno in questa occasione, un minimo di buon senso perché se non lo facesse lui saremo noi ad adoperarci per le sue dimissioni”.

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