MADDALONI. Nel pomeriggio di venerdì, gli agenti della squadra volante della Polizia di Stato, diretta dal vicequestore Riccardo Di Vittorio, hanno proceduto allarresto, per furto aggravato in concorso, di Francesco Ianniello, 29 anni, e Benedetto Diodato, 24, entrambi di Maddaloni.
Nel transitare a Casagiove, in via San Leucio, località Cuccagna, nelle campagne davanti la Tenuta Maggiò, una pattuglia della polizia notava un autocarro di colore rosso fermo allingresso di un capannone industriale in disuso. Insospettiti dellinspiegabile presenza, gli agenti si avvicinavano e notavano due giovani che cercavano dapprima di nascondersi dietro gli sportelli del veicolo e poi salivano a bordo dello stesso con il chiaro intento di dileguarsi.
Prontamente il mezzo veniva fermato e si procedeva al suo controllo e a quello degli occupanti. Nel contempo, i poliziotti constatavano che sullautocarro vi erano dei pali e dei tubolari in ferro per costruzioni tagliati di recente, altro materiale ferroso, nonché un generatore elettrico, un piede di porco ed una smerigliatrice per tagliare il ferro (flex).
Alla richiesta degli agenti i due non fornivano alcuna giustificazione circa la presenza sullautocarro di tale materiale, per cui si procedeva ad un sopralluogo nel capannone accertando che la porta di accesso era aperta e presentava evidenti segni di effrazione mentre allinterno si avvertiva un forte odore di bruciato, tipico del ferro appena tagliato, nonché vi erano dei tubolari uguali a quelli rinvenuti sullautocarro, con evidenti segni di taglio.
Il proprietario del capannone, portatosi sul posto, riconosceva come suoi i tubolari ed i pali in ferro asportati dal capannone da lui regolarmente lasciato chiuso, per cui le due persone fermate, condotte in Questura, venivano tratte in arresto per il reato di furto aggravato in concorso. Gli arrestati venivano sottoposti alla misura degli arresti domiciliari ed accompagnati nelle rispettive abitazioni, così come disposto dal Pm di turno, in attesa del giudizio per direttissima.