Cementir, Scalera chiede mobilitazione e confronto

di Redazione

 MADDALONI. “Mentre a Maddaloni si discute, spesso in maniera anche vacua e includente, i tecnici sono già al lavoro”.

Lo afferma Carlo Scalera, già coordinatore cittadino dei Verdi, che continua: “Il cronoprogramma (approvato dalla Regione Campania), per l’estrazione di 820.000 mc di calcare sul versante orientale del monte San Michele, va avanti. Sarebbe il caso di guardare oltre i cancelli della Cementir. Da oggi, sono cominciate le azioni preliminari (rilevamenti topografici, allestimento delle futura area di cantiere, posizionamento dei mezzi di perforazione, pianificazione dello stoccaggio dei materiali estratti) per la costruzione del tunnel che consentirà di aprire un nuovo fronte di cava anche sull’altro versante”.

“Se la Cementir, – aggiunge Scalera – pur rispettando i termini di scadenza obbligatori imposti dal piano cave e dal decreto n.74/11, avvierà la migrazione del fronte di cava sottoporrà il monte San Michele (apprezzato e ammirato domenica scorsa dalle centinaia e centinaia di vespisti provenienti da tutta Italia e aderenti al Giro d’Italia in Vespa) ad un ulteriore scempio ambientale. Ci mobilitiamo non per aprire un ulteriore sfogatoio mediatico o usare le problematiche della città per speculare politicamente al solo scopo di creare confusione nella popolazione. Oggi, è tempo di fare presto e di fare delle scelte. Qualunque esse siano. La città e il territorio ha diritto di conoscere il loro futuro”.

Per questo, Scalera chiede “una mobilitazione e confronto affinché si contenga ancora l’impatto ambientale. Al riparo dalle diatribe sulla variante, chiediamo vigilanza e mobilitazione affinché si possano contenere al massimo le ricadute sul paesaggio, sull’ambiente e sulla popolazione di un’attività già autorizzata”.

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