Renzi in un fuorionda: “Bersani era spompo”

di Mena Grimaldi
 ROMA. “Bersani
durante le primarie è stato perfetto, mi ha fatto un c… così, è stato
bravissimo, è andato bene, non ha sbagliato una mossa. Poi negli ultimi mesi…
o era spompo, che ci sta anche…”.

Così Matteo
Renzi
si è espresso lunedì sera in un fuori onda alla Festa dell’Unità di
Bologna mentre stava parlando con il segretario bolognese Raffaele Donini ed alcuni volontari durante il giro degli stand,
catturato da un video del sito bolognese di Repubblica, mentre stava parlando
di Pierluigi Bersani e delle elezioni
dello scorso febbraio.

“Io l’ho visto a Palermo – ha detto Renzi, riferendosi
ad una delle ultime uscite della campagna elettorale di febbraio – ed era
distrutto, poi c’era Berlusconi che era tornato a fare Berlusconi…”.

“Io non mi sono candidato per prendere il
partito ma per restituirvelo”, ha detto Renzi in pubblico ponendo il sigillo
alla sua candidatura alla segreteria del Partito Democratico. La politica “deve
ridare un minimo di speranza e per fare questo c’è bisogno che il Pd non faccia
polemica interna”, ha aggiunto il sindaco di Firenze.

“Adesso siamo renziani,
cuperliani, pitteliani, poi ci sono i sempreverdi dalemiani, veltroniani, bersaniani:
ma per fare cosa? Noi – ha spiegato Renzi – dobbiamo essere uniti sennò il
congresso diventa il congresso dei 7 nani: io sarei Brontolo”.

Tanti applausi
quando l’ex Rottamatore è andato a parare sull’articolo 3 della Costituzione
toccando il tasto dell’uguaglianza davanti alla Legge. Per tutti, Silvio Berlusconi compreso.

“Quando le
sentenze passano in giudicato – chiarisce – non ci devono essere giochetti: la
vicenda Berlusconi è conclusa non c’è spazio per i giochetti che sarebbero
rispediti al mittente”.

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