Renzi: “Con voto su decadenza il governo non cadrà”

di Redazione

Matteo Renzi ROMA. “Un Paese civile rispetta la presunzione di innocenza, ma quando arriva la sentenza definitiva nessuno può negare l’evidenza: in tutto il mondo un condannato in via definitiva per evasione fiscale lascia la politica. La posizione del Pd è chiara”.

Così Matteo Renzi alla festa del Pd di Torino, intervistato dal direttoreda SkyTg24, parla del voto sulla decadenza da senatore di Silvio Berlusconi. E sul voto palese: “E’ un problema di regolamenti, ma per quanto mi riguarda non ho nessun dubbio che si possa fare”. A proposito poi delle conseguenze politiche: “Io credo – dice Renzi – che il governo non salti perché al centrodestra conviene stare in maggioranza”. “La questione piuttosto è se aiutiamo il governo a fare le riforme serie” aggiunge.

“Riduzione dei costi politica, dimezzamento del numero dei parlamentari, legge elettorale degna di questo nome e abolizione del finanziamento pubblico dei partiti” sono, per Renzi, “le cose che riavvicinano la gente alla politica”. “Hanno fatto tutto tranne che la legge elettorale – continua il sindaco – il Pd deve farsi carico di fare una legge elettorale. Se la legge elettorale vogliono farla si fa in sei mesi”.

“Il congresso del Pd non è la rivincita della scorse primarie ma l’occasione per dirci se abbiamo un progetto per il Paese” ha detto ancora Renzi. “Il Pd deve fare il congresso non per eleggere un nome, ma farsi tre domande: come si esce dalla crisi, come non perdere, come si fa a governare un Paese che ha bisogno di riforme radicali”. In serata, sul “nodo congresso” è arrivato l’endorsement di Pierluigi Bersani. L’ex segretario del partito ha sciolto ufficialmente le riserve: come già annunciato, sosterrà Gianni Cuperlo nella corsa per la segreteria del Pd.

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