Patentopoli a Latina, esami con le controfigure: 14 arresti

di Mena Grimaldi
 LATINA. Numeri da
capogiro quelli dell’operazione della polizia stradale di Latina, guidata da Francesco Cipriano, battezzata “Pay to
drive” che ha portato alla luce il business della compravendita di patenti alla
Motorizzazione di Latina.

Diciannove mesi di indagini, 14 arresti – 5 in
carcere e nove ai domiciliari – 30mila tra intercettazioni telefoniche,
ambientali e riprese video, sequestro di oltre 50 patenti di guida e di 160
fascicoli alla Motorizzazione.

Stranieri e italiani partecipavano a sedute di
guida truccate a cui il candidato, talvolta, neanche si presentava perché
sarebbe stato sostituito da un operatore di scuola guida compiacente.

Tremila
euro il costo della patente: i soldi spesso venivano consegnati ai titolari
delle autoscuole che poi li spartivano con il funzionario di turno. Alla
particolare “agenzia” di fatto si rivolgevano anche pregiudicati campani,
pugliesi e del nord Italia per conseguire la patente senza problema.

Le
indagini erano partire dopo un servizio di Striscia la Notizia andato in onda
nel 2010. Per scoprire la dinamica dell’associazione a delinquere sono state
posizionate microtelecamere nell’aula in cui si svolgevano gli esami.

Qui
alcuni personaggi appartenenti a scuole guida campane e della provincia pontina
si sostituivano fisicamente agli esaminandi, per la maggior parte delle volte
cittadini indiani, dell’est o italiani, per compilare i quiz.

In carcere Antonella Cianfoni, Pietro Lestigni e Roberto Becchimanzi, dipendenti della Motorizzazione; Antonio Ezio Rossini, titolare di
autoscuole a Terracina, Monte San Biagio e Fondi e Francesco Spaziani, titolare dell’autoscuola “Silvano” operante a
Latina e San Felice Circeo.

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