Omicidio Tondi, indagato il marito. Sigilli all’appartamento

di Mena Grimaldi
 CASERTA.La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha iscritto nel registro degli indagati Emilio Lavoretano, marito di Katia Tondi, la trentunenne trovata strangolata nella sua abitazione di San Tammaro due mesi fa.

Il gommista, che si è sempre detto innocente, ora dovrà rispondenre dell’accusa di omicidio volontario. La magistratura ha anche ordinato il sequestro dell’appartamento, mai fatto precedentemente e, tra l’altro, chiesto più volte anche dal padre della giovane assassinata nelle ultime settimane.

Lavoretano sin dall’inizio aveva presentato un alibi nell’orario compreso tra le 19 e le 20 del 20 luglio scorso, rappresentato dallo scontrino di un supermercato, ed era stato interrogato dagli inquirenti per diversi giorni insieme a tutti i familiari, negando ogni accusa.

Nei giorni scorsi l’autopsia ha confermato che Katia è morta per strangolamento mediante un filo, forse di tessuto, dello spessore di circa 3-6 millimetri. Sul suo corpo non sono stati riscontrati segni di violenza, né fisica, né sessuale.

Il marito della donna è assistito dall’avvocato Natalina Mastelloneche, a sua volta, ha incaricato il famoso criminologo Carmelo Lavorino per le indagini difensive. E proprio l’investigatore si è detto pronto ad individuare il vero assassino della donna e salvare l’indagato dai sospetti, nel rispetto del lavoro della magistratura.

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