No al ricorso Fininvest, Berlusconi dovrà pagare 541 milioni alla Cir

di Mena Grimaldi
 ROMA. La Cassazione ha respinto il ricorso della Fininvest contro la Cir per il risarcimento del Lodo Mondadori. In pratica Silvio Berlusconi dovrà pagare alla Cir 541 milioni.

Si conclude così la vicenda giudiziaria con la casa editrice milanese. Nelle 185 pagine del dispositivo depositato dalla Cassazione si legge: “La Corte accoglie il tredicesimo motivo di ricorso e rigetta i restanti motivi. In conseguenza dell’accoglimento del tredicesimo motivo, cassa senza rinvio il capo della sentenza di appello contenente la liquidazione del danno in via equitativa, come stimata nella misura del 15% del danno patrimoniale già liquidato. Conferma nel resto l’impugnata sentenza”.

“La sentenza conferma che nessuno in Italia può sentirsi al sicuro” è stata la prima reazione del senatore pdl Sandro Bondi. Sulla stessa linea anche il deputato pdl Luca D’Alessandro, che ha parlato di “golpe rosso”.

La vicenda era iniziata nel 1995 quando la procura scoprì che ai tempi della sentenza della prima Sezione Civile uno dei giudici che la presiedeva, Vittorio Metta, aveva ricevuto più di un miliardo di lire da Cesare Previti, uno degli avvocati del gruppo Fininvest e amico intimo di Berlusconi, tramite un conto corrente riconducibile alla società offshore All Iberian, controllata da Berlusconi.

Metta avrebbe poi usato quei soldi per acquistare un appartamento, e in seguito aveva anche iniziato a collaborare con lo studio di Previti.

Nel 2007 la Cassazione decise di condannare Previti e altri due avvocati Fininvest a un anno e mezzo di reclusione per corruzione giudiziaria, e Metta a due anni e otto mesi.

Il Cavaliere venne prescritto già nel 2001 perché il suo coinvolgimento nella vicenda era stato accertato fino al 1991, a differenza degli altri imputati, per i quali era continuato fino al 1992.

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