Letta: “Non mi faccio bloccare da veti”

di Redazione

Enrico Letta ROMA. “Sono stradeterminato e concentrato: determinato a non farmi bloccare da veti e a non galleggiare”. Così il premier Enrico Letta parla delle fibrillazioni all’interno del governo in vista della decisione della Giunta al Senato sul caso Berlusconi.

Letta, dopo aver definito “un terremoto” quello che è accaduto in Italia dopo il voto delle ultime politiche, ha parlato delle “catene” che bloccano il Paese, “a cominciare da quelle del caos politico permanete”. E’ per questo, ha aggiunto, che “c’è bisogno di una svolta, perché non siamo qui per galleggiare, ma per dare una svolta”.

“Dalla fine di settembre – spiega il premier da Cernobbio – il governo metterà in campo un piano di incentivi per attirare investimenti in Italia e un grande pacchetto di dismissioni. Letta ha definito il progetto come “Piano Destinazione Italia”, che “a fine settembre presenteremo e approveremo, con dentro un grande pacchetto di dismissioni e incentivazioni per l’attrazione degli investimenti”.

Il premier si è quindi detto convinto che il nostro Paese può candidarsi alle Olimpiadi del 2024. Letta interviene anche sull’accordo tra Confindustria e sindacati: “Lo saluto positivamente: è un fatto importante e positivo che le parti sociali lavorino per contrastare le tensioni e per la pace sociale”.

Non la pensa così il ministro dell’Economia Saccomanni, secondo cui l’accordo “va nella direzione che abbiamo indicato ma è un po’ scarso sul contributo che possono dare il mondo delle imprese e quello dei lavoratori”. “Se lo si legge in filigrana emerge un conto della spesa alto, a carico del bilancio dello Stato, che non è sostenibile” ha aggiunto.

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