Letta avverte: “L’instabilità può costarci cara”

di Mena Grimaldi
 ROMA. “Con una
crisi di governo pagheremmo un prezzo alto in termini di tassi di interesse sul
debito. Scelte sbagliate possono costarci fino a un miliardo di euro”.

Lo ha
affermato il premier, Enrico Letta, nel suo intervento al Senato sul G20. “Ci vuole
un attimo per buttare tutti i sacrifici fatti finora”, ha detto il premier
ricordando che “il costo dell’instabilità politica è pesante per l’Italia e i
suoi cittadini”.

“Questo riconoscimento – ha detto Letta ricordando i risultati
ottenuto al G20 – possiamo rovinarlo in un attimo basta che buttiamo via la
stabilità conquistata con fatica e torniamo facilmente in condizione di
grandissima difficoltà”.

Letta ha ricordato che l’Italia paga 85 miliardi
di interessi e ha ribadito: “In questa aula ci accapigliamo, discutiamo per
spostare 10 milioni, basta che facciamo le scelte giuste sul tema della
stabilità e possono valere da qui alla fine dell’anno un miliardo secco”.

Il leader
Udc, Pier Ferdinando Casini, che ha
colto l’occasione per esprimere piena solidarietà e appoggio al governo Letta,
ha affermato: “Al G20 siamo arrivati con le carte in regola grazie al
sacrificio degli italiani e al lavoro prima del governo Monti e poi di quello
Letta: le incomprensioni vanno superate facendo leva sul rispetto dei membri
del Parlamento e degli avversari politici, nulla deve compromettere o
vanificare il lavoro che sta facendo questo esecutivo”.

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