Donna trovata con un coltello nel cuore, ipotesi di suicidio

di Mena Grimaldi
 RIMINI. La
cameriera rumena trovata con un coletto conficcato nel cuore mercoledì in un
albergo di Rivabella di Rimini potrebbe essersi suicidata.

È quanto emerge
dalle prime indagini della squadra mobile di Rimini e della Scientifica, che
hanno messo insieme una serie di tasselli che lascerebbero pochi dubbi, anche
se sarà l’autopsia – fissata per sabato pomeriggio – a chiarire la dinamica
della morte di Florentia Ciobanu, 33
anni.

La donna era in procinto di tornare in Romania dal figlio. Gli
inquirenti sospettano che la donna fosse spaventata (se non addirittura
ossessionata) dall’idea di dover tornare a casa.

Ritorno che avrebbe
significato per lei rivivere una tragedia familiare: la morte, avvenuta un anno
fa, di un figlio di 12 anni, annegato in un fiume. Altra conferma indiretta
arriva sempre dal marito della donna, che l’attendeva a casa con l’altro
figlio: Florentia sarebbe potuta rientrare con qualche giorno di anticipo, ma
aveva preferito posticipare il rientro.

A dar credito all’ipotesi del
suicidio, il riscontro puntuale degli alibi forniti dalla proprietaria della
pensione Scilla e del figlio: di quest’ultimo – che in mattinata si era recato
a fare commissioni – sono stati ricostruiti anche tutti gli spostamenti,
confermati da testimoni. Inoltre, non c’è nessuna impronta di altre persone.

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