Buttati giù dal barcone: annegati 13 immigrati in Sicilia

di Mena Grimaldi
 RAGUSA. Ancora
una tragedia in Sicilia per gli immigrati che cercano di arrivare
clandestinamente in Italia. Lunedì mattina, infatti, 13 immigrati sono morti annegati
sulla spiaggia di Sampieri a Scicli, in provincia di Ragusa,mentre
cercano di raggiungere la riva a nuoto.

I morti sono tutti uomini nordafricani
che si erano lanciati in acqua da un barcone che si era arenato. Tra i
sopravvissuti ci sono venti bambini e una donna incinta, che è apparsa in
condizioni gravi ed è stata trasportata all’ospedale Maggiore di Modica.

Alcuni
dei superstiti hanno parlato di un quattordicesimo morto, sul quale non c’è al
momento conferma da parte delle autorità. Sono in corso ricerche in acqua.

L’approdo dei migranti era stato segnalato dai turisti che si trovavano
sulla spiaggia. I corpi sono stati recuperati in acqua dalle forze dell’ordine,
che stanno operando sul posto. Secondo quanto ricostruito sarebbero circa
duecentocinquanta i profughi sbarcati.

“Per il viaggio siamo partiti
dalle coste della Libia”, racconta
all’AGI un migrante eritreo di 23 anni. “Abbiamo pagato tra i 300 e i mille
euro. Ci avevano detto di arrivare sulle coste di Sampieri perché così non
saremmo stati identificati e saremmo riusciti a sfuggire dalle forze
dell’ordine e avremmo potuto continuare il nostro viaggio la cui meta finale
non è l’Italia”.

I militari dell’Arma stanno interrogando le due persone
fermate, accusate di essere gli scafisti, che secondo alcune testimonianze
avrebbero picchiato i profughi e li avrebbero costretti a gettarsi in
mare.

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