Autopsia Bevilacqua: “Non sembrano emergere deficit assistenza”

di Mena Grimaldi
 ROMA. “Non
sembrerebbero emersideficit al livello di assistenzae di terapia”.
Questo l’esisto dell’autopsia effettuata sul cadavere dello scrittore Alberto Bevilaqua.

L’autopsiasi è
svolta presso l’istituto di medicina legale della Sapienza. “Scompenso cardiacodovuto
a una insufficienza multi organo”.

A renderlo noto, il penalista,Francesco Caroleo Grimaldi, il legale della sorella dello scrittore, morto il
9 settembre nella clinicaVilla Mafalda.

Secondo il penalista, “purtroppo
quando c’è un lungo decorso, si va a generare un deficit del sistema
immunitario che produce complicazioni (come piaghe da decubito o infezioni) che
alla lunga non possono che condurre a un esito letale”.

Lo scrittoreera
stato ricoverato nella clinica romana nell’autunno 2012. L’inchiesta era
partita quando, dopo che le era stato proibito l’accesso alla terapia
intensiva, la compagna di Bevilacqua,Michela
Macaluso
, aveva fatto ricorso al tribunale civile, chiedendo la nomina di
un tutore e denunciando i medici di Villa Mafalda per una terapia a suo avviso
inappropriata.

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