Il Napoli batte l’Atalanta e vola in testa

di Redazione

 Il Napoli batte l’Atalanta 2-0 nell’anticipo serale del sabato della terza giornata del campionato di serie A e vola solo in testa alla classifica in attesa di Parma-Roma di lunedì.

In gol Higuain e Callejon. Gli azzurri, in versione turnover, battono i bergamaschi e restano a punteggio pieno dopo tre giornata, volando, almeno per una notte, da soli al comando della classifica di serie A. Un successo netto nel risultato ma non facile per gli azzurri che hanno stentato ad esprimere il loro gioco nel primo tempo sbattendo a lungo contro l”ordinatissimo muro eretto da Colantuono.

A creare la breccia è stato Gonzalo Higuain, al suo secondo gol di fila in azzurro: un segnale importante perché, nel dopo Cavani, il Napoli ora sa di aver trovato un attaccante capace di sbloccare partite con avversari molto chiusi. Il raddoppio è una conferma, quella della vena realizzativa di Callejon al terzo gol in tre partite. Ma il successo è anche di Benitez che, a tre giorni dal Borussia Dortmund, sceglie un turn-over massiccio, cambiando sei giocatori rispetto all’undici iniziale di Verona.

Il turnover funziona per la verità a metà, visto che il Napoli della ripresa, con Hamsik e Callejon al posto di Pandev e Mertens ha funzionato molto meglio, al netto di un pizzico di stanchezza dell’Atalanta. Al via Benitez mette Pandev dietro Higuain, Mertens a sinistra e Insigne a destra, con Cannavaro e Albiol centrali di difesa che ben si disimpegneranno. Colantuono risponde cercando la densità a centrocampo e mettendo la cerniera Cermona-Cigarini-Baselli davanti alla difesa per frenare i trequartisti azzurri.

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L’Atalantafa la classica partita di rimessa, con Denis e Bonaventura pronti a ripartire sfruttando la densità del centrocampo bergamasco. Ma l’avvio è tutto del Napoli che attacca con costanza. Ci prova Pandev in un paio di occasioni, ma una volta trova Consigli e nell”altra manda fuori. Higuain gira un po’ a vuoto e non trova sostegno dalle fasce. Passa mezz’ora e Benitez inverte le ali, riportando Insigne nella sua naturale corsia di sinistra e mettendo a destra un Mertens un po’ compassato.

In avvio di ripresa Pandev sfiora vantaggio su rimpallo, risponde Baselli risponde su punizione dal limite e provoca un brivido a Reina. Benitez manda dentro Hamsik e Callejon, la pressione azzurra aumenta. Insigne va giù in area e chiede rigore, ma Rocchi lo fa alzare. Poco dopo il Napoli sblocca il risultato: Insigne va dentro per Hamsik la cui finta finisce sul piede di Yepes e diventa un assist per Higuain che non sbaglia.

I bergamaschiaccusano il colpo e non riesce a replicare, Colantuono mette dentro Maxi Morales ma le cose per i bergamaschi diventano ancora più complicate quando Cigarini tenta un’entrataccia da dietro su Callejon e si becca il secondo giallo, lasciando i suoi in dieci al termine di un paio di minuti di tensione in campo.

Il Napoli, a questo punto, è in pieno controllo della gara, gestisce palla con calma sulla trequarti e aspetta il varco giusto che arriva al 36’: lo trova ancora Insigne che pesca Dzemaili, il cui tacco è una delizia che mette Callejon davanti a Consigli. La gara finisce qui, il San Paolo applaude e tende le orecchie, tra tre giorni a Fuorigrotta arriva l’inno della Champions.

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