Siria, accordo Usa-Russia. Si attende il rapporto Onu sui gas

di Redazione

 NEW YORK. Il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, dovrebbe presentare nella mattina di lunedì 16 settembre, al Consiglio di Sicurezza, il rapporto degli esperti Onu sull’uso di armi chimiche in Siria.

Lo rivelano fonti diplomatiche interne al Palazzo di Vetro. Sarà l’occasione per scoprire se le prove schiaccianti contro Assad esistono davvero. Ma dalle Nazioni unite arriva anche la notizia che Damasco ha soddisfatto i suoi obblighi nel presentare la richiesta di prendere parte all’Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche (Opcw) e la sua adesione entrerà in vigore il 14 ottobre.

Intanto, sabato 14 Usa e Russia hanno raggiunto a Ginevra l’intesa sul disarmo del regime di Bashar Al-Assad. Damasco ha sette giorni di tempo per elencare il tipo di armi chimiche possedute e i siti in cui vengono custodite e prodotte.

A “benedire” l’accordo è stata anche la Cina (alleata della Russia nel Consiglio di Sicurezza Onu sulla Siria). Mosca fa sapere però che anche Pechino si appresta ad inviare forze navali nelle acque prospicienti la Siria. Acque dove già si trovano navi da guerra Usa, russe, francesi, britanniche e, in particolare davanti le coste libanesi, anche il cacciatorpediniere italiano Andrea Doria. Il ministro russo Lavrov ritiene che si tratti di una mossa “comprensibile”.

Domenica è arrivata anche la prima reazione ufficiale del regime siriano all’intesa raggiunta a Ginevra. L’accordo raggiunto tra Stati Uniti e Russia sulle armi chimiche è “una vittoria per la Siria” e “ha permesso di evitare la guerra” ha affermato il ministro della riconciliazione siriano Ali Haidar in un’intervista all’agenzia russa Ria Novosti.

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